"Si può fare", a Salò il docufilm che insegna a non arrendersi di fronte alla sclerosi multipla
Appuntamento giovedì 19 ottobre 2023 alle 20.30 nei locali del Salotto della cultura in via Leonesio 4
“Si può fare” alla biblioteca di Salò. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
"Si può fare": il titolo del docufilm in programma giovedì 19
Questo il titolo del docufilm in programma giovedì 19 ottobre 2023 alle 20.30 nei locali del Salotto della cultura in via Leonesio 4. Previsto anche l'incontro con i protagonisti.
Una grande determinazione, una straordinaria dose di entusiasmo, uno sguardo sempre rivolto avanti, una famiglia e un gruppo di amici. Questi sono stati gli ingredienti che Matteo Gamerro ha messo in campo per intraprendere, nell’estate del 2021, il cammino di San Michele, perché la voglia di conoscere, esplorare e viaggiare non si ferma, mai: 1500 chilometri che vanno dalla Sacra di San Michele, un'antica abbazia nella Val Di Susa, al santuario di San Michele a Monte Sant'Angelo sul Gargano, con diverse tappe fra cui quella a Castel Sant'Angelo a Roma.
La storia di Matteo
Matteo Gamerro, piemontese, 44 anni, ha scoperto della sua malattia a 19 anni. Lui è la testimonianza che “si può fare” anche con la sclerosi multipla, anche se da anni la malattia lo costringe su una carrozzina. Un cammino intrapreso inevitabilmente con una dimensione lenta del tempo che tuttavia gli ha consentito di incontrare persone, di dare spazio alla sua esperienza, di condividere storie, di raccontare dei suoi progetti e di promuovere l’inclusione sociale.
Oggi questa impresa è diventata un film, diretto da Thomas Torelli, in cui si racconta anche la sua storia: una testimonianza del fatto che nella vita non bisogna rinunciare ai propri sogni, anzi, bisogna trasformare la propria esperienza, anche se difficile e complicata, in energia positiva per intraprendere nuovi percorsi, nuovi viaggi perché, nonostante tutto, “si può fare”.
La storia di Matteo è un docufilm prezioso perché ci parla anche della solidarietà e del supporto di chi ha compreso che la bellezza della vita non è fatta di schemi o di stereotipi, ma di molteplici contesti, pieni di diversità, che ci consentono di esplorare e intraprendere strade differenti e di scoprire quanto sia gratificante condividere un sogno e tanti valori.