Rezzato: un tripudio di fiori per celebrare le feste quinquennali
Oltre 16mila i fiori realizzati a mano
Rezzato: un tripudio di fiori per celebrare le feste quinquennali.
Rezzato: un tripudio di fiori
Oltre 16mila fiori in carta crespa realizzati da un gruppo di 23 donne di Virle Treponti nel corso di un anno e mezzo di lavoro. Il tutto per la grande festa che animerà la frazione in occasione delle feste quinquennali in onore di Santa Sofia e della Beata Vergine Maria Regina del Rosario.
Il via domani (sabato 30 settembre 2023) alle 18 con la santa messa. Domenica 1 ottobre 2023 alle 10.30 si terrà la celebrazione presieduta dal vescovo Pierantonio Tremolada e alle 15.30 la processione dei Santi nei costumi storici. Si tratta di una festa molto sentita.
Una tradizione che si ripete
Le feste quinquennali sono un a celebrazione popolare di devozione ai Santi locali: la Beata Vergine Maria del Santo Rosario, compatrona della parrocchia, S. Sofia vedova e martire per le insigne reliquie del suo corpo e dei corpi delle sue tre figlie Fede, Speranza e Carità, e i cinque Santi Scultori, protettori nel lavoro delle cave di pietra e del marmo. Ogni cinque anni, nella prima domenica di ottobre, il paese si mette tutto in festa: la chiesa parrocchiale e le vie più recondite del centro storico sono decorate di archi luminosi, di migliaia di fiori colorati, e si prepara nel pomeriggio una solenne processione. Nelle varie ricorrenze viene portata su un carro alternatamente la statua di S. Sofia o della Beata Vergine Maria del Santo Rosario, con le insigne reliquie custodite in un prezioso reliquiario, e vi saranno rappresentati tra la cinquantina di Santi, anche al vivo i cinque Santi Scultori con i loro strumenti da lavoro.
Nella storia di Brescia leggiamo:
"Ogni cinque anni a Virle festeggiano S. Sofia con una solenne processione preceduta dai cinque Santi Scultori, invocati fin dal sec. XIV quali protettori della categoria artistica degli scalpellini. Gli Scultori in costume aprono il corteo portando i ferri del mestiere, si fermano davanti alle botteghe artigiane, ove fingono di rompere un pezzo di marmo, di sbozzarlo¸ di scolpirlo, di lucidarlo ed invocano così l’aiuto celeste sulla loro attività. Nell’anno 1968 furono accese in Virle per queste festività ben 14.000 lampadine, e così la cerimonia riuscì gradita agli abitanti e ai molti partecipanti."