lago d'iseo

Ricerche turista dispersa: i fondali dell’alto Sebino arrivano fino a 200 metri

Parla l'esperto di recuperi sui fondali del lago d'Iseo

Ricerche turista dispersa: i fondali dell’alto Sebino arrivano fino a 200 metri

Quasi duecento metri. A Tanto può arrivare la profondità dei fondali del lago d’Iseo nell’area delle ricerche di Chiara Lindl, la turista tedesca di vent’anni dispersa da venerdì scorso. In questi giorni i Vigili del fuoco Sommozzatori e i volontari chiamati per fornire supporto stanno affrontando non poche difficoltà, a causa della conformazione del lago e della scarsissima visibilità sott’acqua.

Ricerche turista dispersa: i fondali dell’alto Sebino arrivano fino a 200 metri

“Il lago d’Iseo non è come gli altri laghi, perché dopo 8 metri, se non si accendono i fari, non si vede più nulla per via della conformazione delle montagne che lo circondano”.

Lo sa bene Remo Bonetti, 78 anni, presidente del gruppo Soccorso Sebino di Pisogne. Bonetti è una “istituzione” locale per quanto riguarda i recuperi subacquei, che ha iniziato ad effettuare quando aveva 11 anni insieme al padre. Esperto dei fondali del lago, da cui nei decenni ha riportato a galla relitti, carcasse di automezzi e corpi senza vita, ha subito capito che ci sarebbero voluti diversi giorni di lavoro con il sonar e il Rov, il robot comandato a distanza, per trovare la giovane.

“Dalla costa da Pisogne e Costa Volpino a venti metri dalla riva la profondità arriva tra i 20 e i 30 metri, spostandosi più al largo si arriva anche a 90 metri – ha spiegato Bonetti – Tra Toline e Castro il fondale arriva a 190 metri, mentre dalla Corna Trentapassi a Gré si arriva anche a 220 metri. Tra l’altro, dall’esperienza che ho acquisito negli anni, posso dire che sul fondo del lago non ci sono correnti che potrebbero far scendere a Sud un disperso”.