Il patrimonio della Fondazione è sempre più ricco
Un’opera è stata donata dall’avvocato Consoli in memoria della madre, mentre le altre tre rappresentano il volere della famiglia Bonomelli
Due nuovi lasciti hanno trovato «casa» alla Morcelli-Repossi e potranno essere ammirati dai visitatori all’interno della Pinacoteca
Il patrimonio della Fondazione è sempre più ricco
Un tesoro nel cuore della città e che, per di più, negli anni continua a diventare ancor più luccicante. Il presidente Claudio Baroni ha reso noto che, negli ultimi mesi, altre preziose donazioni sono giunte alla Fondazione Morcelli Repossi e, in particolare, alla Pinacoteca.
Una risale alla fine di aprile: Anna Maria Bonomelli, nella sua abitazione in via Marsala, a Brescia, ha consegnato alla Fondazione (erano presenti anche la presidente emerita Ione Belotti, il consigliere di amministrazione Gian Paolo Gozzini e la restauratrice Carlotta Fasser) tre sculture opera di Pietro Repossi. Nel dettaglio, si tratta di una testa di Cristo in terracotta, una testa di Madonna incoronata in bronzo e la statua dell'Estasi di Santa Caterina, modello in ceramica di avvincente fascino. Con questa donazione, Anna Maria Bonomelli, violinista e concertista di fama, ha dato compimento alle volontà maturate assieme ai fratelli Mario e Maria Luisa Bonomelli già manifestate in passato all'allora presidente Ione Belotti.
Infatti, parte della loro donazione era già stata consegnata alla Fondazione negli scorsi anni, in particolare il dipinto cinquecentesco «Ecce Homo», di scuola del Tiziano, e il busto della mamma Giuseppina Bonicelli, scolpito in marmo di Carrara da Pietro Repossi. Entrambi avevano già trovato posto nelle sale della Pinacoteca dove attualmente sono esposti.
La seconda donazione
La seconda donazione, invece, è un prezioso regalo offerto dall’avvocato Fausto Consoli in memoria della madre, Rosi Mombelli Consoli.
L’opera di Attilio Andreoli raffigura proprio una mamma che guarda con affetto rapito la sua bimba. Due magnifici volti in una girandola di colori stesi a spatolate a pennellate cariche e decise. L’artista, nato Chiari nel 1877 e morto a Cavaglio Spoccia di Novara nel 1950, in città è cresciuto, anche dal punto di vista artistico, in un ambiente particolarmente vivace che ebbe come protagonisti scultori come Pietro Repossi, Antonio Ricci, Tullio Borsato e pittori del livello di Rina Soldo, Mario Cassago e Paolo Signoroni. Di Andreoli, la Pinacoteca Repossi ha ora otto dipinti, tra i quali spiccano i grandi ritratti della famiglia di Giovanni Mazzotti Biancinelli (che Vittorio Sgarbi ha voluto portare in una sua mostra a Salò e a Napoli) e della contessa Paolina Faglia Terinelli. Alla nuova donazione e all'artista sarà dedicata un'iniziativa particolare che è in fase di organizzazione.
Ulteriori informazioni, curiosità e dettagli sono reperibili sul nuovo sito della Fondazione (www.morcellirepossi.it), ma poi una visita è d’obbligo!