Dona alla biblioteca 200 libri sul Giappone in nome del fratello scomparso
I volumi (una piccola parte degli oltre 10mila posseduti da Giorgio Galdini) verranno custoditi al Museo Mazzocchi, ma saranno parte della rete
di Emma Crescenti
Chiudete gli occhi e immaginate. E’ il 1991 e nelle sale di tutto il mondo «La Bella e la Bestia», capolavoro targato Walt Disney, incanta tutti con le sue ambientazioni principesche e i suoi personaggi capaci di far breccia nei cuori di milioni di bambini e bambine. Il mio l'ha conquistato quell'enorme biblioteca custodita fra le mura di un fiabesco castello: scaffali alti decine di metri che stipano centinaia e centinaia di volumi, di storie tutte da scoprire. Quando Giorgio Galdini mi ha parlato degli oltre 10mila libri che negli anni ha raccolto nella sua casa a Rovato assieme al fratello Guido (scomparso ad aprile), quelle stanze me le sono immaginate così. Un patrimonio librario incredibile, un sogno per qualsiasi lettore che presto diventerà «di tutti».
Dona alla biblioteca 200 libri sul Giappone
Una fetta di questo «tesoro», circa 200 volumi sul Giappone e, più generale sulla cultura orientale, sono stati donati alla biblioteca di Coccaglio, pronti a essere immessi nella rete interprovinciale di Brescia e Cremona e rimpolpare l’offerta per i lettori. Un regalo che il rovatese ha fatto in nome del compianto fratello, ingegnere informatico con la passione per la letteratura a 360°. «Negli anni ha raccolto tantissimi libri sul Giappone, sulla filosofia orientale e su tantissimi altri argomenti legati a quel mondo, anche se era solo una piccola parte delle sue passioni - ha spiegato Galdini - Ha sempre dimostrato grande interesse per la religione, ma anche per la psicologia, la filosofia nei suoi diversi rami e i viaggi». Lettore accanito, ma anche abile scrittore e poeta aveva pubblicato diverse raccolte (Il disordine delle stanze con PuntoaCapo nel 2012, Gli altri con LietoColle nel 2017 e Leggere tra le righe con Macabor 2019) e il volume Appunti precolombiani (Arcipelago Itaca 2019), oltre a La ricchezza degli oggetti, un’opera di informatica aziendale in due volumi datati 2017 e 2018.
La nuova sezione porterà il nome di Guido Galdini
Quel piccolo angolo di Sol Levante custodito nella casa di Rovato, passione condivisa da entrambi i fratelli, è diventato un regalo da condividere con tutti. «Ho deciso di donare questi libri a nome di Guido per creare una sezione sul Giappone e sull’Oriente, che in verità non si troverà negli spazi della biblioteca», ha continuato. Pur rimanendo proprietà della rete, i volumi verranno collocati nel Museo di Arte Orientale Pompeo Mazzocchi, dove Giorgio presta servizio come volontario, andando a creare una sorta di «biblioteca diffusa», con un duplice risultato. Immettere cultura nel sistema e promuovere le realtà del territorio.
Una formula che, in futuro, potrebbe ripetersi. «In casa mia ci sono davvero tantissimi volumi di ogni genere, dalla narrativa alle enciclopedie, dall’antropologia alla religione, dalla poesia alla storia dell’arte (e la lista si allunga sempre di più, ndr) che abbiamo collezionato in tutti questi anni. In particolare ce ne sono tanti sulla montagna e sull’alpinismo in cui si può trovare di tutto: in futuro vorrei donare anche questi e coinvolgere anche il Cai di Coccaglio, magari creando una sezione nei loro spazi, proprio accanto alla biblioteca».