Sospese (fino a martedì) le ricerche della turista dispersa nel Sebino
I Vigili del fuoco Sommozzatori stanno scandagliando i fondali con un sonar e un robot capace di scendere fino a 600 metri di profondità, ma della giovane non c'è traccia
Le ricerche di Chiara Lindl, la turista tedesca di vent'anni inghiottita dalle acque dell'alto Sebino dopo essere caduta dal motoscafo su cui si trovava con un gruppo di amici il primo settembre, sono sospese fino a martedì dopo che, per due settimane, non hanno dato alcun riscontro.
Sospese (fino a martedì) le ricerche della turista dispersa nel Sebino
Dopo due settimane di lavoro tra le acque dell'alto Sebino le operazioni di ricerca di Chiara Lindl sono state sospese fino a martedì. Anche ieri (venerdì) i Vigili del fuoco Sommozzatori di Milano hanno fatto rientro al porto di Pisogne senza aver trovato la giovane dispersa da due settimane nelle acque tra Pisogne, Lovere e Castro. Il sonar ad alta frequenza in dotazione ai Vigili del fuoco e il Rov, il robot comandato a distanza e dotato di telecamere capace di scendere fino a 600 metri di profondità non hanno trovato nulla se non alcuni alberi incastrati sul fondo del Sebino. In questi giorni si procederà con la manutenzione dei mezzi subacquei, per poi riprendere le operazioni nella giornata di martedì, quando insieme ai Vigili del fuoco torneranno sul campo anche i volontari di Protezione civile della Comunità montana del Sebino bresciano e il gruppo Soccorso Sebino.
In questi giorni i Vigili del fuoco si sono concentrati in particolar modo sullo specchio d’acqua di fronte alla Lucchini di Lovere, di fronte a Pisogne e alla foce del fiume Oglio, ma le ricerche sono ancora senza esito. Man mano che il tempo passa senza novità si fa sempre più largo il timore che per recuperare la salma di Chiara i tempi non saranno brevi.
Tornati in Baviera, i genitori e la famiglia della giovane attendono risposte, sia dalla squadra impegnata sull’alto Sebino, che dagli accertamenti che sta portando avanti la Procura. Per l’incidente, infatti, risulta indagata una delle amiche che si trovava sul motoscafo quella sera. Si tratta della 23enne Carolina Knauff: per gli inquirenti sarebbe stata lei a prendere i comandi del natante e ad accelerare all’improvviso, facendo cadere in acqua Chiara.