Passo Gavia, quasi trecento persone in protesta contro il progetto di prelievo di acqua dal Lago Bianco.
Passo Gavia: quasi trecento contro il progetto di prelievo di acqua dal Lago Bianco
Quasi trecento persone hanno preso parte alla camminata solidale verso il Passo Gavia per manifestare pacificamente il loro dissenso al progetto di prelievo di acqua del Lago Bianco. Acqua che verrebbe destinata al sistema di innevamento artificiale e che riguarderebbe le piste da sci di Santa Caterina di Valfrua in provincia di Sondrio.Il passo Gavia è infatti un valico alpino delle Alpi Retiche meridionali, situato ai margini sud occidentali del gruppo dell’Orties-Cevedale che mette in comunicazione la Val di Gavia e l’alta Valle Camonica, seguendo di fatto il confine amministrativo fra le province di Sondrio e Brescia.
Forte legame
L’appuntamento a 2.600 metri d’altezza: numerose le associazioni ambientalisti e nutrita anche la partecipazione da Brescia. Molto forte, infatti, risulta essere il legame dei bresciani con questi territori. A riprova di questo un post pubblicato da Simona Rota del gruppo “Salviamo il Lago Bianco”.
“Due province unite sotto lo stesso nome: LAGO BIANCO. Eravamo in tanti oggi (sabato 9 settembre 2023 ndr), sia dalla Valtellina che dalla Valcamonica per far sentire la nostra presenza, per essere uniti silenziosamente nello stesso momento attorno ad un gioiello così prezioso. E’ stata una grande bellezza vedere questo fiume di persone arrivare in cima al belvedere e discutere poi sul tema LAGO BIANCO. Vi assicuro che il rumore di questa manifestazione arriverà lontano grazie a tutti voi!
Forse eravamo in 200, forse poco più, ma non importa.
Vi ringraziamo tutti, uno ad uno. Vi ringraziamo per i preziosi consigli, per la preziosa attenzione, per la grande collaborazione in una giornata di sole al cospetto dei giganti del Passo Gavia. Ringrazio i miei collaboratori sempre presenti e sempre sul pezzo.
Una grande bellezza, quando persone e montagne si uniscono, per dare vita ad un legame di rispetto reciproco tra uomo e natura.
Un passo, quello del Gavia, che divide territori ma unisce nello stesso momento, sugli ideali FONDAMENTALI che contribuiscono a definire la montagna come entità superiore, a cui portar massimo rispetto e TUTELARE.
Una tutela sia per noi che da lasciare in eredità alle prossime generazioni.
Una tutela che sia d’esempio, per fermarsi un attimo e dare la precedenza alla natura, su cui l’uomo sembra aver preso il definitivo sopravvento. L’uomo, un dittatore spietato, che non guarda in faccia a nessuno se non al solo DIO DENARO. Un grande urlo, che si solleva dai 2600 metri, dello specchio d’acqua più bello dell’arco alpino: SALVIAMO IL LAGO BIANCO!!!”
Atti vandalici
Purtroppo non sono mancati atti vandalici dai quali gli organizzatori della camminata di protesta si sono dissociati
“Noi organizzatori teniamo a sottolineare che ci dissociamo completamente e categoricamente da atti di vandalismo spiccio come quello mostrato in post la cui fotografia è stata reperita da un post social ed il cui autore non è dato sapere. Questi gesti poco hanno a che vedere con la nostra causa e con il nostro modo di comunicare. Abbiamo deciso di fare le cose fatte bene, in regola e senza danneggiare nessuno. Ci scusiamo a nome di tutti per un gesto irresponsabile e soprattutto inutile come questo. Detto questo ieri eravamo in oltre 250 persone, tutte unite attorno al Lago Bianco. È stata una giornata piena di emozioni su al Passo Gavia. Trovare così tanta gente disposta a stare al nostro fianco è senza dubbio il più grande stimolo per noi e per la nostra piccola battaglia a tutela del Lago Bianco. Grazie a tutti per avere ascoltato le nostre grida di aiuto. Cercheremo di non deludervi! Ringraziamo anche tutti coloro che hanno donato sulla piattaforma e anche chi è in procinto di farlo. Abbiamo bisogno di tutto il supporto possibile!”