Roccafranca

Il Quarantì unisce tradizione e futuro

Conto alla rovescia per la 13esima edizione della sagra made in Roccafranca, in scena da oggi, sabato 26 agosto, a domenica 3 settembre

Il Quarantì unisce tradizione e futuro
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Una valanga di eventi scanditi su due weekend per raccontare l’identità e la storia di Roccafranca, ma anche per affrontare di petto le sfide del futuro tra agricoltura, biosicurezza e transizione energetica.

Il Quarantì unisce tradizione e futuro

Giunta alla 13esima edizione, evento di punta nella programmazione annuale del paese, la Sagra del Quarantì come ogni anno sarà un ponte tra le tradizioni e la cultura locale del territorio e la spinta all’innovazione sostenibile, sia a livello ambientale che sociale, che accompagna il progresso.

Abbiamo grandi aspettative per questa edizione, che si colloca nel solco dei passati appuntamenti e va a consolidare il lavoro di anni,

ha commentato il sindaco Marco Franzelli in vista del primo weekend della rassegna, in scena da oggi, sabato 26, e domenica 27 agosto e venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 settembre, giornata clou con tanti appuntamenti e il taglio del nastro alla presenza delle autorità civili, religiose e militari. Dedicata al recupero, alla valorizzazione ed alla promozione del mais Quarantino (un prodotto tipico della Bassa bresciana e così chiamato perché matura in quaranta giorni dopo la semina, quindi più rapidamente rispetto alle attuali varietà ibride importate dall’America), la 13esima edizione della Sagra del Quarantì metterà Roccafranca in vetrina per raccontare la vocazione agricola del paese e, di pari passo, l’identità della sua comunità. Ma non solo.

L'evento e il gemellaggio con Martinengo

Patrocinata da Regione Lombardia e dalla provincia, promossa con il supporto e la partecipazione delle associazioni di categoria sotto la regia del Comune e del Comitato della Sagra del Quarantì, la manifestazione quest’anno ha ampliato il suo respiro non solo alla vicina Orzinuovi (parte della programmazione si fonderà con quella della storica Fiera orceana, in scena dal 31 agosto al 4 settembre con l’obiettivo «di dare risonanza gli eventi ed attrarre maggior pubblico da tutta la Lombardia), ma anche alla provincia di Bergamo, unita a Brescia nell’anno da Capitale della Cultura.

Cultura che è anche tradizione, valorizzazione del territorio: per questo durante questa edizione, nel solco delle iniziative di BgBs2023, verrà siglato un gemellaggio “gastronomico” tra la nostra rassegna made in Roccafranca e la Sagra della patata di Martinengo.  In quell’occasione presenteremo anche un piatto inedito, che racchiude i due elementi identitari dei nostri territori: la farina del Quarantì e la patata.

Infatti, come anticipato dal sindaco Franzelli, l’enogastronomia in generale sarà la protagonista di due week end ricchi di eventi tra stand, sfilate e mostre e di macchinari agricoli e mezzi d'epoca, ma anche mercatini di hobbisti, concerti (in particolare quello di Enrico Bollero e Band of Brothers, in programma per sabato 26 agosto, che eseguiranno l’ Inno di Roccafranca), dimostrazioni, aperitivi e convegni tematici per approfondire tematiche sempre più attuali: dall’emergenza sanitaria legata alla peste suina al piano di contenimento dei cinghiali (con la partecipazione di Confartigianato, Coldiretti, Copagri, Confagricoltura, Unionalimentari-Confapi, Parco Oglio Nord e Associazione Pastoralismo Alpino) all’agri fotovoltaico, fino alla minima lavorazione con l’incontro tenuto dall’associazione Terra Giovane, che illustrerà tutti gli aspetti tecnici ed economici della pratica che rivoluzionerà il comparto agricolo.
Emma Crescenti

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