Regista e videomaker: il sogno di Gianfranco Pellegrini
Allo "Spazio Te-Atro" di Palazzo Te a Mantova
Un giovane regista clarense protagonista fuori provincia: Gianfranco Pellegrini ha recentemente presentato il suo nuovo cortometraggio a Mantova, nel corso della rassegna «Spazio Te-Atro» allo Spazio Te (nell’omonimo palazzo) promossa dall’Accademia delle Arti di Mantova che ha organizzato una serie di eventi dedicati alla settima arte.
Regista e videomaker: il sogno di Gianfranco Pellegrini
Il regista e videomaker clarense, classe 1998, è arrivato a Mantova grazie all’amicizia con Luca Stocchero e alla produzione di «Anemone», un cortometraggio realizzato qualche anno fa. Poi, però, questa è stata l’occasione per presentare al pubblico anche «The actions of others», un altro lavoro «giovanile», ma che come il primo meritava di essere ammirato dal pubblico. I due colleghi hanno, inoltre, avuto l’occasione non soltanto di poter spiegare i lavori, ma anche di poter instaurare con il pubblico un dialogo sul cinema e sul corto, talvolta ancora sconosciuto ai molti, oltre che dei festival e di tutto ciò che ci ruota intorno.
«E’ stata una bella esperienza - ha raccontato Gianfranco - L’occasione per potare alla luce lavori che non sono come quelli di ultima realizzazione, ma che allo stesso tempo mi rendono soddisfatto per il risultato ottenuto in quel momento. La serata è andata molto bene ed è stata anche l’occasione per aprire interessanti discussioni con il pubblico sul mondo del cinema».
«Da picco a valle»
E, invece, per quanto riguarda i progetti futuri? Senza svelare troppo non è mancata qualche anticipazione sull’ultimo lavoro, un corto che proprio in queste settimane sta facendo «il suo ingresso» a numerosi festival e del quale presto si sentirà parlare. Si tratta di «Da picco a valle».
«E’ il primo lavoro che considero professionale al 100% e che si slega da quella che è stata la produzione durante gli anni dell’università - ha concluso il giovane - Questa è la storia di due persone che camminano in un bosco e... non aggiungiamo ulteriori dettagli. Protagonisti, invece, sono Giorgio Locatelli e Margherita Piccin».
Eppure, il corto, parla clarense non soltanto per Locatelli e Pellegrini, ma anche per un altro giovane: si tratta di Paolo Codoni che ha lavorato al progetto come co-scenografo.