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Addio a lady Charlotte Chetwynd-Talbot, contessa dell'isola del Garda

La contessa si è trasferita sull’isola, nel territorio di San Felice del Benaco, nel 1965 con il marito

Addio a lady Charlotte Chetwynd-Talbot, contessa dell'isola del Garda
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Il lago di Garda ha perso la sua lady.

Addio a Lady Charlotte Chetwynd-Talbot

Nei giorni scorsi si è spenta, all’età di 85 anni, lady Charlotte Chetwynd-Talbot, proprietaria l’Isola del Garda dove abitava fin dagli anni Sessanta. Figlia maggiore del Conte di Shrewsbury e Waterford, John Chetwynd Talbot XXI, è cresciuta a Ingestre Hall - la tenuta di famiglia nella contea di Stafford, Gran Bretagna - con i suoi cinque fratelli e sorelle. Lady Charlotte Chetwynd-Talbot si è trasferita sull’Isola del Garda nel 1965 con il marito Camillo Cavazza, che aveva ricevuto l’isola in eredità dai genitori, Livia Borghese e il conte Alessandro Cavazza di Bologna.

La storia

Viste le sue origini inglesi la contessa da quando è arrivata sull’isola ha voluto progressivamente ricreare un angolo della sua terra natia con una collezione di fiori variopinti e giardini all’inglese che dal 2001 sono stati aperti al pubblico con visite guidate, eventi e matrimoni. L’isola è di proprietà della famiglia Cavazza dagli anni Venti e sul sito internet è ben descritto l’intervento pensato e realizzato da Lady Charlotte:

Ha ricreato sull’isola un angolo della sua terra d’origine dando vita ad una notevole collezione di fiori variopinti che contornano con le loro sgargianti tonalità le siepi preesistenti, in modo da animare il giardino all’inglese impregnato della sua passione e della sua vitalità.

Così si legge sul portale:

Per più di quarant’anni, Charlotte ha curato con amore e passione il suo giardino all’inglese sull’isola, dove ha ricreato un piccolo angolo della sua terra. Era il vecchio orto-frutteto in riva al lago dove tutt’ora si trovano alberi da frutto quali: kaki, limoni, peri, melograni, olivi, arance, pompelmi, fichi d’india, giuggiole e capperi». Per ribadire l’importanza storica dell’isola sul sito viene ribadito che «questo lembo di terra nel corso dei secoli ha accolto personaggi come San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio da Padova e Dante Alighieri ed è stato teatro di vicende affascinanti come rifugio di pirati, come romitorio di monaci in preghiera e come quartier generale di una guarnigione sabauda agli albori del Regno d’Italia. Ospita ora un’importante villa in stile neogotico veneziano edificata nel XIX secolo».

Oggi l’isola viene gestita dai sette figli di lady Charlotte e Camillo Cavazza che con amore si prendono cura di tutto il patrimonio della loro famiglia.

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