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"Di donne, di sogni e balene" in scena l'ultimo spettacolo di Lunaria

Una produzione Viandanze Teatro con la regia di Faustino Ghirardini e con in scena Faustino Ghirardini, Micaela Rossi e Diego Belli

"Di donne, di sogni e balene" in scena l'ultimo spettacolo di Lunaria
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"Di donne, di sogni e balene", in scena l'ultimo spettacolo di "Lunaria".

 

"Di donne, di sogni e balene", ultimo spettacolo

Si conclude domani (giovedì 3 agosto 2023) alle 21.15 la prima edizione della rassegna Lunaria - l’altra faccia di Lune  al Teatro del Tiracollo (via Mantova 8M, Lonato d/G). Lunaria, organizzata da Viandanze Culture e Pratiche Teatrali all’interno di Lune di Teatro, è una foglia sottile, trasparente, fragile, leggera, e diventa il contenitore per un teatro dedicato ai più giovani. Un teatro più attento alla contemporaneità, alle nuove drammaturgie, alla contaminazione fra i linguaggi della danza, della musica, delle nuove tecnologie visive.

L’ultimo spettacolo della stagione è "Di donne, di sogni e balene" una produzione Viandanze Teatro con la regia di Faustino Ghirardini e con in scena Faustino Ghirardini, Micaela Rossi e Diego Belli.

Lo spettacolo prende forma da un sogno che segue alla lettura del racconto di A. Tabucchi “Donna di Porto Pim”. È in quella striscia di sabbia dove il mare lambisce la terra e la feconda che i sogni, le storie e la possibilità di fermarsi a guardare diventano più concreti. Ma è lì che i confini sono incerti, instabili. A volte ti fermi a guardare e non riesci a vedere dove finisce il mare e dove comincia il cielo. Ed è lì che ci è data la possibilità di cambiare il punto di vista. Basta fare qualche passo e bagnarsi i piedi.

PROLOGO – I sogni

Un vecchio che ricorda, diventa ragazzo. E il ragazzo ricorda di quand’era bambino. Sognava e giocava. Aveva il mare in tasca. Giocava e sognava: il mare, le barche, le balene. E la balena è un sogno.

LA STORIA - Gli uomini e le donne

Poi il bambino diventa ragazzo e il sogno diventa una donna. Ma quella storia d’amore, su quella striscia di terra dove il confine fra acqua e terra è incerto, non ha certezze. Lui sussurra parole che diventano canto e lei danza quel canto: il canto delle murene. Canto e danza si uniscono nel rumore della risacca. Ma gli amori come i confini fra terra e mare, fra mare e cielo durano una stagione: quella della pesca alle murene.

EPILOGO - Post scriptum: una balena vede gli uomini

È un invito a fare qualche passo, a bagnarsi i piedi e ad entrare nel mare. Cambiare il punto di vista e dal mare guardare, insieme alla balena e con benevola pietà, a quello che facciamo noi “uomini”.

Le parole del direttore artistico

“La lunaria è una pianta. La si poteva vedere (secca) sulle assi dei camini nelle vecchie cascine. Oggi è usata come pianta ornamentale. Quando, dopo un anno, si secca, diventa un disco formato da due foglie sovrapposte, sottilissime, argentee, semitrasparenti che racchiudono i suoi semi. Sfregandole, una si stacca liberando i semi; l’altra rimane, ancor più trasparente, attaccata al rametto ormai secco anche lui. La trasparenza è lattiginosa e rimanda al biancore di una luna piena. È, in terra, la sorella vegetale del nostro magico satellite naturale.” Racconta il direttore artistico Fausto Ghirardini.

 

 

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