Tetti scoperchiati e serre danneggiate: il maltempo mette in ginocchio l'agricoltura bresciana
I tecnici di Coldiretti Brescia stanno facendo la conta dei danni causati dal maltempo che ha imperversato sulla provincia
Tetti scoperchiati, serre danneggiate, coltivazioni in campo rase al suolo. Sono queste le prime segnalazioni dei gravi danni in campagna che i tecnici di Coldiretti Brescia stanno raccogliendo dopo la tempesta che nella notte e nella tarda mattinata di oggi (venerdì 21 luglio 2023) ha colpito gran parte della provincia: dalla Valle Camonica alla bassa pianura, senza risparmiare i laghi e le zone collinari.
Tetti scoperchiati e serre danneggiate: agricoltura bresciana in ginocchio
“Il mais è tutto a terra – racconta Alessio Vitari giovane imprenditore di Comezzano-Cizzago - quello spigato e già quasi maturo si può raccogliere e salvare almeno la fibra, mentre per quello di seconda semina c’è poco da fare, il gambo è stato spezzato dal vento e non si alzerà più, resta solo da interrare e provare a riseminare”.
Grandine: la grande temuta dall'agricoltura
La grandine è l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle colture; sono infatti oltre 70 le tempeste di ghiaccio che nel mese di luglio hanno colpito la Lombardia. Un fenomeno che si ripete sempre con maggiore frequenza, ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.
E proprio questa grandine ha colpito anche gli uliveti del lago d’Iseo:
“Questa è la seconda grandinata in pochi giorni che colpisce la mia azienda – racconta Nadia Turelli olivicoltrice di Sale Marasino e dirigente di Coldiretti Brescia – i chicchi erano grandi come uova e hanno provocato danni immediati ma anche a lungo termine alle olive che rischiano di essere attaccate da batteri che possono penetrare dalle ferite. Mai come quest'anno siamo sottoposti a eventi atmosferici molto forti che rischiano di distruggere il lavoro di un intero anno”.
Tra i numerosi danni interessato anche un impianto di biogas a Leno:
“Oggi verso l'ora di pranzo un vento molto forte ha colpito la mia azienda – racconta Maurizio Toninelli allevatore e dirigente di Coldiretti Brescia - la copertura del vascone di stoccaggio dei liquami del biogas è stata strappata, una tettoia è volata via e una parte della stalla delle manze è stata scoperchiata. Anche in campo danni importanti sui 30 ettari di mais di seconda semina che sono stati rasi al suolo”.
“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici - conclude la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti - ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.
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