Rino Bertoli e il suo furgone da 45 anni sono un’istituzione

"C’è il furgoncino rosso in strada, tra poco Rino dovrebbe suonare il campanello". E’ questa la frase che si ripete più spesso tra i residenti delle numerose vie di Asola, e non solo, che usufruiscono dei servizi dell’ambulante più famoso in zona: Rino Bertoli.

Rino Bertoli e il suo furgone da 45 anni sono un'istituzione

Tutti sanno, infatti, che alla guida di quel furgoncino rosso fuoco c’è Rino, l’uomo che da 45 anni è il simbolo del paese per quanto riguarda la vendita di abbigliamento e intimo uomo e donna. Quello del passaggio, casa per casa, è, per l’uomo, classe 1946, un riprendere in mano e ricominciare il lavoro già iniziato dal padre Marcello. "Ricordo che fin da piccolo seguivo mio padre che con un carretto trainato da un cavallo girava per le campagne per vendere i pochi abiti che allora possedevamo - racconta Rino - A me è sempre piaciuto, è come un divertimento, soprattutto quando d’estate mi occupavo io del cavallo". In tanti alla richiesta di descrivere in una sola parola il signor Rino hanno condiviso la particolarità del carisma. Estroverso, simpatico e sempre allegro, quando Rino entra nelle case porta subito gioia.

La sua storia

"Dopo aver concluso il percorso di studi presso le Scuole Superiori Secondarie di Asola, ho fatto per circa sei anni l’operaio - prosegue l’ambulante itinerante - poi ho deciso di prendere in mano le redini di questo lavoro e ho acquistato il primo mezzo: una Fiat Ducato 600. Da quello ho iniziato tutto". Ed è proprio questo mezzo che ha fatto anche la fortuna dell’uomo in questo campo. "Ogni cinque anni circa cambiavo mezzo ma tutti sono stati sempre rosso fuoco. Ora quest’ultimo ce l’ho ormai da più tempo, ma a malincuore dirò che penso sarà l’ultimo furgone" ha puntualizzato l’asolano diventato molto conosciuto anche a Castel Goffredo, Casalmoro, Acquanegra sul Chiese, Visano, Casaloldo e Casalromano, tutti paesi limitrofi ad Asola.

"Bonariamente e scherzosamente mi chiamano la Boutique con le ruote - scherza - i miei clienti possono comprare vestiti e intimo uomo e donna e biancheria. Loro mi chiamano molto spesso perchè ormai abbiamo creato un rapporto di fiducia. Non saprei come potrei stare il giorno in cui smetterò di fare questo lavoro. Anche adesso, dovessi stare a casa due settimane divento matto". "Alcune volte, sempre scherzosamente, mi prendono in giro, assecondano il mio essere sempre divertente - conclude - a volte ammetto di essere un po’ una canaglia".