Inquinamento nella Bassa

Finchimica: i Verdi scrivono al Ministero dell'Ambiente

L'azienda di Manerbio si dice tranquilla: "Da parte nostra massimo rigore e integrità"

Finchimica: i Verdi scrivono al Ministero dell'Ambiente
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"Inquinanti oltre i limiti di legge per alcuni solventi e la presenza di alcuni erbicidi selettivi prodotti localmente" questo il resoconto redatto da Arpa nel 2021 che ha acceso i riflettori sull’azienda manerbiese. Ma non solo. Finchimica negli scorsi mesi ha richiesto un ampliamento della produzione che è "sul tavolo" degli enti coinvolti. Tra cui Regione, Provincia e Comune che hanno deciso di verificare anche la situazione attuale riguardo le falde superficiali e profonde nell’area.

L'affondo di Alleanza Verdi e Sinistra

Dopo quanto divenuto di dominio pubblico in molti hanno espresso dubbi e preoccupazione. Tra i quali Alleanza Verdi e Sinistra che hanno steso un'interrogazione parlamentare. "A Manerbio deve intervenire il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri" queste le parole secche del testo di Devis Dori e Angelo Bonelli messe nero su bianco in un comunicato congiunto.

Destinatario della missiva il Parlamento

Oltre all'inquinamento, a mettere in allarme i Verdi, è stata anche la richiesta di ampliamento:

"Il progetto della Finchimica di Manerbio di mettere in esercizio la produzione di un nuovo principio attivo fungicida è totalmente inaccettabile - si legge nel documento - Non c’è nemmeno chiarezza sulla grave situazione ambientale attuale e vorrebbero ampliare la produzione".

"Il rischio è anzitutto per la salute dei cittadini, con un’alta concentrazione di sostanze cancerogene. Qualsiasi proposta di ampliamento della produzione va quindi rispedita al mittente - hanno fatto sapere i firmatari - Prima va fatta un’esatta fotografia della situazione attuale, procedere alla bonifica, individuare eventuali responsabilità e verificare gli impatti sulla salute dei cittadini. Per questi motivi abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministero dell’Ambiente di inviare il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri a effettuare tutte le verifiche del caso"

La presa di posizione di Finchimica

A rispondere dopo essere finita nel mirino è stata la stessa azienda attraverso il proprio amministratore delegato, Linda Bulgheroni.

"Come programmato, lunedì i vertici di Finchimica hanno incontrato il sindaco di Manerbio, gli assessori all’Ambiente e allo Sviluppo economico, oltre al responsabile area tecnica e allo staff tecnico del Comune, per approfondire e far chiarezza sulla vicenda relativa al procedimento amministrativo in corso relativamente al piano di caratterizzazione del proprio sito - ha fatto sapere Bulgheroni - Nel corso dell’incontro, l'azienda ha illustrato i fatti e le evidenze che le permettono di affermare l’insussistenza di evidenze di rischio per la salute dei propri dipendenti, della Comunità, del territorio e dell’ambiente".

Finchimica riguardo i controlli di Arpa

"Teniamo a precisare che il procedimento amministrativo in corso scaturisce da ordinari controlli routinari eseguiti da parte degli enti competenti tra ottobre e dicembre 2021; al ricevimento delle prime analisi del dicembre 2021, è stata Finchimica - in modo proattivo e volontario - a proporre un piano di caratterizzazione alle autorità e agli enti competenti (da questi approvato). Le indagini, effettuate in linea con il piano di caratterizzazione, sono state eseguite da Finchimica in contraddittorio con Arpa; state condotte da un laboratorio indipendente con risultati validati da Arpa, i risultati della caratterizzazione del suolo e delle acque, svolta in accordo con tutte le autorità preposte e competenti in materia, hanno rilevato la sola presenza di circoscritte sostanze nella sola falda superficiale interna al sito".

L'impegno da parte dell'azienda

"E’ certamente prioritario interesse di Finchimica dare seguito ad ogni ulteriore analisi esterna al sito (che l'azienda, evidentemente, non può condurre autonomamente di propria iniziativa su proprietà altrui, ma solo in collaborazione con le autorità competenti), lavorando, come ha fatto finora, al fianco di Arpa, del Comune e delle Istituzioni che - ha sottolineato - Sono stati coinvolti fin dall’inizio con massima trasparenza e spirito collaborativo da parte di Finchimica e che sono stati sempre presenti ed attivi in ogni fase del procedimento".

Le rassicurazioni di integrità

Per chiudere la propria presa di posizione Bulgheroni ha definito l’azienda come un modello di correttezza.

"Finchimica concorderà con le autorità e gli enti competenti un piano di bonifica. Non appena detto piano sarà autorizzato – ha concluso - Metterà in atto tutte le specifiche attività, seguendo le indicazioni e le istruzioni e prescrizioni con l’estremo rigore e la massima integrità che la contraddistinguono nel suo operare, e nel massimo rispetto come sempre ha fatto e fa".

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