il caso

Si faceva pagare dai pazienti ai quali faceva saltare le liste d'attesa: in manette dirigente ospedaliero

Avrebbe inoltre redatto certificati medici, che si ipotizzano falsi, finalizzati al rinnovo di patenti di guida

Si faceva pagare dai pazienti ai quali faceva saltare le liste d'attesa: in manette dirigente ospedaliero
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Si faceva pagare dai pazienti ai quali faceva saltare le liste d'attesa: scattano le manette per un dirigente dell'ospedale di Esine.

I reati contestati

Questa mattina (lunedì 19 giugno 2023)  i militari della Compagnia di Breno  hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare di arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Brescia nei confronti del Dirigente Medico del Reparto di Oculistica dell’Ospedale Civile “Vallecamonica” di Esine  cui sono stati contestati, in via provvisoria, i reati di truffa aggravata, peculato, falso in atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità.

Si faceva pagare dai pazienti...ma non solo

L’arresto costituisce l’epilogo dell’attività investigativa - avviata dai militari dell’Arma a novembre del 2022 e conclusasi nel mese di aprile 2023 - coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, che ha portato ad indagare sul primario che, abusando della sua posizione di vertice all’interno della struttura ospedaliera, avrebbe, in tesi accusatoria:

-       indotto gran parte dei suoi pazienti, che dovevano essere sottoposti ad interventi chirurgici alla cataratta, a consegnare somme di denaro non dovute in cambio del loro inserimento nelle liste delle operazioni da eseguirsi in ospedale a Esine, eludendo di fatto i lunghi tempi di attesa gestiti dal Centro Unico di Prenotazione. Dopo aver fatto eseguire agli interessati gli esami strumentali preliminari il dirigente, a fronte della consegna di somme di denaro (dai 500 ai 700 Euro), avrebbe fatto inserire i loro nominativi nelle liste degli interventi ed avrebbe eseguito operazione oculistiche in 30-40 giorni.

-       erogato prestazioni sanitarie, appropriandosi illecitamente della quota che doveva essere devoluta alle casse dell’ASST Valcamonica.

-       redatto certificati medici, che si ipotizzano falsi, finalizzati al rinnovo di patenti di guida, a favore di soggetti ai quali venivano riconosciuti dei requisiti fisici non posseduti.

-       svolto attività di libera professione in forma di intramoenia allargata, prestando servizio presso uno studio medico privato, per il quale ricopre la carica di direttore sanitario, in giornate nelle quali invece sarebbe risultato in servizio presso l’ospedale di Esine.

Sequestro di denaro: il motivo

Oltre a ciò al medico sono stati sequestrati in via preventiva 200.000 euro. Tale provvedimento si fonda sull’analisi investigativa svolta dalla Guardia di Finanza - Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Brescia, che ha evidenziato una rilevante sproporzione tra il patrimonio riconducibile al medico arrestato e i redditi da costui dichiarati.

Da evidenziare che i provvedimenti cautelari si fondano sui gravi indizi di colpevolezza e che vige la presunzione di non colpevolezza sino a sentenza definitiva di condanna.

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