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Chiara: "con il Servizio Civile ho scoperto il mondo sociosanitario"

Chiara Cirelli ha raccontato la sua esperienza di Servizio Civile all'interno di Fondazione Casa di Dio, e di come questo l'abbia orientata per il suo futuro

Chiara: "con il Servizio Civile ho scoperto il mondo sociosanitario"
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“Mia madre lavora all’interno di una Rsa dove, ogni anno, aprono diverse posizioni per il Servizio civile, e quando me l’ha detto ho pensato che potesse essere l’occasione giusta per trovare la mia strada”. Chiara Cirelli, 20 anni, di Brescia, da maggio 2022 ha svolto, con Associazione Mosaico, la sua esperienza di Servizio civile all’interno di una delle Rsa di Fondazione Casa di Dio.

“Ho sempre desiderato approfondire le mie conoscenze nel settore sociosanitario, ma per una serie di combinazioni non avevo mai avuto l’opportunità di farlo. Quando mi si è presentata questa occasione ho pensato che potesse essere il momento giusto per vedere se un certo tipo di lavoro potesse piacermi sul serio”, ha spiegato Chiara.

Il Servizio Civile di Chiara

L’esperienza sul campo per lei si è rivelata determinante. “Credo che quella dell’operatore sociosanitario sia una professione che non puoi capire se fa per te, o meno, finché non la provi sulla tua pelle. Io grazie al Servizio Civile ho potuto aiutare il personale nell’animazione, ma anche nelle attività di stimolazione cognitiva degli anziani”. Inoltre, “ho affiancato le educatrici anche nello sviluppo dei rapporti individuali con i vari ospiti della struttura.

I progetti per il futuro

Per Chiara è stata quindi l’occasione per entrare in un mondo che prima aveva sempre e solo immaginato.

"Non pensavo che fosse così, avere a che fare con persone fragili, in condizione di difficoltà fisica e mentale, ti coinvolge completamente, ti senti carico di una grande responsabilità. Ma allo stesso tempo il rapporto che si crea con gli ospiti e i colleghi è bellissimo, sembra davvero di essere tutti una grande famiglia”.

È un lavoro “che si basa sull’aiutare il prossimo, e non c’è nulla di più gratificante secondo me”.

Guardando al futuro, “non so ancora bene cosa farò, però sicuramente mi piacerebbe proseguire negli studi in questo ambito, per poter lavorare nel settore sociosanitario”, ha concluso.

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