Un "tesoretto" di acqua: è operativo il bacino multifunzionale di Castrezzato
L'opera ricavata da una ex cava recuperata e realizzata con fondi regionali dal Consorzio di Bonifica Oglio-Mella, oltre a una risorsa idrica preziosa rappresenta anche un elementato di valore paesaggisico-ambientale.
È pienamente operativo il bacino multifunzionale ricavato da una ex cava recuperata e realizzato con fondi regionali dal Consorzio di Bonifica Oglio-Mella.
Un "tesoretto" di acqua: è operativo il bacino multifunzionale di Castrezzato
Sicuramente, di grande aiuto sono state le precipitazioni di questi giorni: «Una parte dell’acqua che scorre nella Roggia Trenzana-Travagliata viene immessa nell’invaso attraverso le paratoie e lo scivolo di scarico appositamente costruito», ha spiegato il direttore del Consorzio, Cesare Dioni. Questo consentirà di mettere da parte un «tesoretto» di acqua utile per affrontare la stagione irrigua in corso, ma non solo: «la funzione principale di questo intervento è la laminazione delle piene della Roggia che consente, con l’alleggerimento delle portate in caso di forti precipitazioni, di mettere in sicurezza questa parte di territorio della nostra pianura, grazie a una capacità complessiva del bacino di 150 mila metri cubi, di cui 75 mila sempre disponibili per raccogliere le acque in eccesso», ha aggiunto.
L’installazione di un impianto di sollevamento consente invece di riportare nella Roggia Trenzana-Travagliata le riserve stoccate, in particolare durante la stagione irrigua, andando a beneficio di un comparto di oltre 1.500 ettari e con la possibilità di prefigurare la nascita di un distretto in cui sperimentare nuove tecniche d’irrigazione.
Risorsa idrica e ambientale
«Con il pensiero alla drammatica situazione in Emilia Romagna, l’avvio della piena operatività del nostro bacino costituisce un esempio concreto della capacità del sistema consortile di dare risposte alla necessità non più differibile di intervenire a tutto campo sulla gestione dell’acqua nel nostro Paese», ha commentato il presidente del Consorzio di bonifica Oglio Mella, Renato Facchetti.
L’ex cava recuperata, inaugurata lo scorso gennaio, rappresenta ora anche uno specchio d’acqua di valore paesaggistico-ambientale, arricchito dagli alberi appositamente messi a dimora lungo il ciglio dell’invaso, che va a mitigare la presenza nell’area di importanti infrastrutture viarie.
«Una cava dismessa diventa un bacino prezioso per accumulare acqua e svolgere una doppia funzione: quella di trattenerla e distribuirla ai campi durante la stagione irrigua, ma anche per alleggerire le piene in caso di maltempo, contribuendo alla sicurezza idrogeologica del territorio - ha commentato l'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi - Soluzioni come queste sono sempre più preziose e come Regione vogliamo e dobbiamo investire per affrontare gli effetti del cambiamento climatico. Questa realizzazione rappresenta un caso scuola che vorremmo applicare sempre di più sui territori, naturalmente adattando i progetti alle situazioni specifiche. L'utilizzo virtuoso delle cave dismesse come bacini di accumulo delle acque rappresenta infatti uno degli strumenti possibili per migliorare la capacità di gestire l'acqua a beneficio dell'agricoltura, così come di trattenerla in casi emergenziali, purtroppo come sappiamo sempre più all'ordine del giorno. Un ringraziamento al Consorzio di Bonifica Oglio Mella, che ha dimostrato ancora una volta il ruolo centrale del sistema delle bonifiche in Lombardia, che sarà chiamato sempre di più a migliorare la gestione di un bene prezioso».