Ex cotonificio De Angeli Frua, taglio del nastro a Roé Volciano
Appuntamento sabato 20 maggio alle 20
Ex cotonificio De Angeli Frua, taglio del nastro a Roé Volciano.
Taglio del nastro per l'ex cotonificio De Angeli Frua
L'appuntamento (ad ingresso libero9 è in programma sabato 20 maggio 2023 alle 20. Dopo il taglio del nastro è previsto il concerto del Trio di Lovere con Silvia Bontempi (viola), Glauco Bertagnin (violino) e Marco Perini (violoncello).
La realizzazione della cappella risale al decennio 1915-1925 su iniziativa dell'imprenditore Ernesto Lombardo. La fabbrica chiuse i battenti nel 1958, a seguito di tale evento la chiesetta venne abbandonata. Il progetto, che porta la firma di Alessandro Anelotti, ha ottenuto l'ok da parte della Soprintenendenza.
La struttura
L’assetto verticale dello stabilimento di filatura (a due piani più quello terreno) è sottolineato da un corpo centrale a torre (ricostruito dopo un incendio) ai lati del quale si dispone l’edificio formato dalla successione di corpi con copertura a shed e finestroni centinati, con cornice in cotto disposti simmetricamente. Più compatto e funzionale il fabbricato dell’ex tessitura, che racchiude ampi saloni con colonnine in ghisa. Le case operaie sono di tre piani fuori terra. Nella zona retrostante sorge un lavatoio coperto. Altre case per operai e impiegati sono sorte più tardi in luogo più elevato e discosto della fabbrica. La prima filatura di cotone, la Pozzi e Streff, nasce nel 1884 dove sorgeva il mulino di Roè ; l’anno successivo subentrano gli svizzeri Hefti, che costruiscono le prime due case operaie di fronte alla fabbrica e un edificio per la tessitura . Lo stabilimento era illuminato elettricamente, mentre la forza motrice era idraulica, ottenuta da un canale derivato dal fiume Chiese a Vobarno.
La storia
C’era un collegamento con la ferrovia Rezzato-Vobarno, attiva dal 1897 e il 1968 . Nel 1907 il cotonificio passò a Giuseppe Frua, che, soprattutto nel primo dopoguerra, introdusse modificazioni di rilievo: viene costruita una nuova tessitura (nel luogo dove ora sono sorge la ditta Metalfer) e la vecchia viene adibita a convitto. Sul retro della filatura viene costruita una centrale elettrica . Si aggiungono nuove case per i dipendenti e le opere sociali (asilo, teatro, cooperativa) che il Frua aveva già introdotto preso le altre fabbriche del gruppo De Angeli-Frua. Nel piazzale antistante la fabbrica, chiuso tra le case operaie, sorge un monumento che rappresenta “La famiglia del lavoratore” opera di Egidio Bonisegna. Diverse copie del gruppo scultoreo furono poste anche nei pressi delle fabbriche di Milano, Omegna, Ponte Nossa e Legnano.