liberazione

Commemorazioni e una proiezione per il 25 Aprile a Provaglio

Anpi, associazioni d'Arma, studenti e Amministrazione impegnati per ricordare la Festa della Liberazione

Commemorazioni e una proiezione per il 25 Aprile a Provaglio
Pubblicato:

Provaglio ricorda la Liberazione celebrando il 25 Aprile insieme agli studenti e all’Anpi. Sabato gli alunni delle classi terze della secondaria di primo grado effettueranno il "Percorso della Memoria", mentre domani le commemorazioni si svolgeranno in tutte e tre le frazioni.

Commemorazioni e una proiezione per il 25 Aprile a Provaglio

A Provaglio appuntamento alle 9 con la Messa al cimitero. Alle 10 dal piazzale di Palazzo Francesconi partirà il corteo lungo le vie del paese con la deposizione delle corone di alloro e il discorso commemorativo del delegato Anpi provinciale Paolo Pagani al monumento ai caduti.

A Provezze la Messa verrà celebrata alle 10.30 in parrocchiale, mentre il corteo è in programma alle 11. A Fantecolo invece la deposizione della corona di alloro alla chiesetta degli Alpini si terrà alle 9 con i discorsi delle autorità.

Nell’ambito delle commemorazioni per la Festa della Liberazione, mercoledì alle 20.30 nell’aula magna dell’istituto comprensivo verrà proiettato il film documentario di Francesco Andreoli "Vent’anni combattente - Gli Ultimi Reduci di Ome". Si tratta della storia di tre ragazzi originari di Ome, Paolo Plebani (classe 1921), Luigi Maranta (classe 1922) e Francesco Medici (classe 1926) che a soli vent’anni dovettero lasciare il proprio paese per arruolarsi e combattere nel Secondo conflitto mondiale.

"L’idea di realizzare il documentario è nata dalla personale esigenza di voler raccogliere le testimonianze di queste persone in presa diretta", ha spiegato il regista.

A suscitare la curiosità del film-maker sono stati i racconti e i ricordi del nonno Mario Filini, oggi scomparso e a cui è dedicato l’intero lavoro, raccolti in una lunghissima intervista rimasta in un cassetto per molti anni, prima di diventare un’importantissima testimonianza di vita vissuta.

"Mentre a me, da ventenne, è stata data l’opportunità di studiare e di godermi la giovinezza, lui è stato costretto ad imbracciare un fucile e lottare per la sua vita, per il suo ideale e per il suo Paese - ha proseguito - Spesso non ci si pensa, ma quei ragazzi, a vent’anni, vivevano le stesse insicurezze, le stesse ansie, la stessa inesperienza che vivono i ragazzi di oggi".

Gli avvenimenti bellici fanno da sfondo alla vicenda umana in una narrazione che volutamente si concentra sulla figura dell’uomo, più che del soldato, del giovane strappato alla propria realtà quotidiana e non certo preparato ad affrontare una guerra.

"Anche a molti ragazzi di Provaglio è toccata la stessa sorte dei tre giovani di Ome combattendo nel secondo conflitto mondiale – ha dichiarato Francesca Babaglioni, assessore alla Cultura - Purtroppo le loro esperienze personali e il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita da combattenti non hanno insegnato niente se non che nessuno è mai pronto a combattere, né allora né adesso".

La proiezione è ad ingresso libero.

Seguici sui nostri canali