"S-muove" in scena al teatro Idra
S-muove è una indagine del movimento di fronte a ciò che non conosce, un lavoro sul corpo come testimonianza di tutto quello che lo rende vivo e consapevole delle sue fragilità
"S-muove" in scena al teatro Idra di Brescia. L'appuntamento è sabato 1 aprile 2023 alle 20.
Dove si trova il teatro
Gli ingredienti
S-muove è una indagine del movimento di fronte a ciò che non conosce, un lavoro sul corpo come testimonianza di tutto quello che lo rende vivo e consapevole delle sue fragilità. Analizzare la fragilità come fosse l’unione di frammenti diversi da tenere insieme e scoprire, ricercando un filo di tenuta di tutta la precaria struttura che ci rende vivi, è il punto di partenza di questa ricerca, un lavoro sulle proprie incertezze, senza le quali, non potremmo affatto crescere. Una sicurezza è che l’incertezza derivi dai nostri frammenti, dalla consapevolezza di non essere più intere parti che possano definire un’identità unica. L’incertezza è il fondamento per la crescita, per trovare qualcosa che, oltre noi, possa condurci ad una risoluzione che tenga insieme tutti i frammenti del nostro essere. Dall’incertezza nasce l’esigenza di avere e cercare degli appoggi, mentali o fisici, per poter riflettere su quanto il corpo abbia necessità dell’alterità, dell’appoggio, per elevarsi, evolversi ed essere nutrito. Anche il suono è l’altro, un sostegno con cui confrontarsi, l’ascolto quindi non è uditivo ma epidermico perché il corpo sia s-mosso da una ricerca musicale attiva. La ricerca di dimensioni altre sulle quali sostenersi, determina uno spostamento dal proprio asse, implica una revisione del proprio equilibrio in nome di nuovi modi di stare in piedi o muoversi, rendendo naturale l’esigenza di svuotare il proprio essere per permettere al pensiero dell’altro di accedere al nostro e confrontarsi. In questo modo possiamo compiere un atto di rinuncia alla nostra condizione iniziale per permettere la ricerca di nuovi sostegni. Il corpo, per evitare di cadere, si spinge immediatamente alla ricerca dei primi appoggi che trova. Il primo confronto, nel momento della perdita di equilibrio, avviene con il vuoto, ed è proprio su questa relazione che si innesta il lavoro coreografico. Nella ricerca di una resistenza ad incertezze e difficoltà della vita, si esprime una tensione tra smarrimento e rinascita, in cui fuori-asse, suono, voce e corpo si incontrano in una drammaturgia diretta e delicata.
Info utili
La drammaturgia è firmata da Roberto Romei; progetto e danza Silvia Cassetta; musica di Andrea Silvia Giordano e produzione di Giuseppe Lopetuso.