Villa reale a Monza: quale è la sua storia?
La Villa Reale Monza ha un parco dalle dimensioni maggiori rispetto a quelle di Versailles, ed è considerata una dimora di eccellenza. Va da sé che pensare di realizzare un matrimonio a Villa Reale a Monza significa vivere un’esperienza memorabile. Il fotografo specializzato in matrimoni Michele dell’Utri, infatti, conferma la felicità delle coppie nel poter vivere un giorno da novelli sposi all’interno di uno dei saloni della villa.
Ma soprattutto, sottolinea il rinnovato vigore nel sfogliare le foto dell’album successivamente al giorno del fatidico sì. Perché non basta avere una location invidiabile, bisogna anche poter contare su un professionista in grado di tradurre quei sentimenti di sorpresa e di stupore nelle immagini impresse nelle foto. Non a caso la missione del fotografo professionista è quella di imprimere i ricordi per renderli indelebili. Ecco perché non basta avere uno smartphone per fare delle foto, servono empatia, visione e capacità espressiva.
La storia della Villa Reale a Monza
La storia della Villa Reale Monza affonda le sue radici nel passato, poiché la sua struttura venne commissionata a Giuseppe Piermarini, l’architetto imperiale degli Asburgo. Ci troviamo nel periodo storico del Settecento, in cui lo stile architettonico più richiesto è quello neoclassico. La realizzazione della villa prevedeva una visione ben specifica, ovvero creare un edificio che potesse amalgamarsi e fondersi con il paesaggio circostante.
Difatti, la villa venne adibita a residenza di campagna dell’Arciduca Ferdinando d’Asburgo, figlio della celebre imperatrice Maria Teresa d’Austria. Il nobile voleva ottenere una dimora alle porte di Milano, seguendo il modello adottato da Luigi XIV di Francia con la celebre Villa di Versailles. In soli tre anni la villa venne completata e ancora oggi possiamo ammirarla in tutta la sua sfavillante bellezza.
Gli ambienti interni sono suddivisi da tre corpi principali disposti a rappresentare la lettera ‘U’. In totale si riconoscono 700 stanze, considerando gli ambienti che chiudono la villa in due edifici cubici, e che furono destinati alla Cappella e alla Cavallerizza. Ai lati di tali edifici vennero predisposti i saloni destinati ai fabbricati di servizio.
Dipinti, affreschi e stucchi decorano le stanze della villa disegnati dai famosi artisti dell’Accademia di Brera. Mentre le facciate della villa rimangono piuttosto sobrie per non ostentare un’eccessiva ricchezza, la quale sarebbe risultata stridente con il paesaggio.
Il giardino all’inglese completa il quadro del paesaggio donando classe ed eleganza a un profilo prettamente naturale. Rimase residenza di proprietà asburgica fino al 1796, anno dell’avvento delle truppe napoleoniche, le quali sconvolsero l’egemonia locale.
Dopo vari passaggi di proprietà nel corso dei secoli, oggi la Villa reale di Monza è divenuta proprietà del Comune, della Regione e Demanio dello Stato. Rimane aperta al pubblico nei fine settimana per le visite mentre alcune parti sono destinate alle mostre e alla prenotazione di ricevimenti, come quelli nuziali. Inoltre, di fronte è presente un hotel a quattro stelle valido per gli sposi che giungono da lontano o per i semplici visitatori.
Per il matrimonio: l’importanza di affidarsi a un fotografo specializzato in cerimonie nuziali
La fotografia di matrimonio è un’attività professionale, la quale non può essere trattata in maniera amatoriale. Si tratta di registrare attraverso le immagini tutte le emozioni vissute nel giorno del matrimonio.
E un professionista specializzato è ben conscio di quanto questa missione sia essenziale. Un fotografo di matrimonio professionista ha le conoscenze, l'esperienza e le attrezzature necessarie per catturare i momenti più importanti per poi trasformarle in immagini di alta qualità.
Il fotografo, specie se conosce l’ambientazione del luogo del ricevimento, vanta una conoscenza approfondita dell'illuminazione, della composizione e delle angolazioni migliori in cui scattare le foto.
Ma soprattutto è lesto a catturare i momenti critici di un matrimonio, come il primo bacio, lo scambio degli anelli e la camminata lungo la navata. Grazie alla sua esperienza, è in grado di gestire qualsiasi imprevisto che possa verificarsi durante il matrimonio, come i cambiamenti climatici, i problemi di location o dei malfunzionamenti delle attrezzature.
Senza considerare l’accesso alle fotocamere, agli obiettivi, agli accessori di illuminazione e ad altre attrezzature di ultima generazione che un fotografo amatoriale potrebbe non avere. Tutti questi elementi concorrono a realizzare un servizio fotografico anche nelle circostanze in cui si verificano condizioni di scarsa illuminazione.
Infine, il professionista offre una sua pennellata personale nonostante sia solerte a rispondere alle preferenze, allo stile e alla visione della coppia per la fotografia di matrimonio. Si tratta di un lavoro in sinergia, in cui si stabilisce una timeline relativa alla giornata fatidica, le indicazioni sulla posa e il furto di momenti celati per rendere appieno l’esperienza vissuta.