La valorizzazione del centro storico di Capriolo passa dalla passione di un'insegnante
In attesa che partano i lavori per ultimare il percorso che porta al Castello, sono state recuperate alcune lampade
L’impegno dell’Amministrazione comunale per riportare all’antico splendore il percorso che dal centro storico di Capriolo porta al castello va a braccetto con la passione di un’insegnante e ricercatrice capriolese, Laura Salogni. Grazie alla collaborazione con l’assessore all’Urbanistica Mario Facchi sono stati eseguiti alcuni piccoli interventi per rendere il centro storico ancora più bello, valorizzandone gli angoli di pregio storico.
La valorizzazione del centro storico di Capriolo passa dalla passione di un'insegnante
Lungo il camminamento ai piedi del castello, dove a breve partiranno anche i lavori per ultimare il rifacimento della pavimentazione e per restaurare la torre campanaria, sono state posizionate delle lampade antiche recuperate dal cimitero.
"Questi tipi di lampade non ci sono più e si vedono continuamente cimiteri che smaltiscono i pezzi storici per privilegiare il moderno - ha spiegato la Salogni - Da qui l’idea di riutilizzare i vecchi porta lampade in metallo che sarebbero stati buttati via. Li abbiamo modificati inserendo delle lampade solari e li abbiamo posizionati lungo via San Gervasio e il vicoletto sotto il castello".
Al calar della sera si accendono e ridanno vita al percorso con effetti scenografici: le lampade cambiano colore e creano un’atmosfera magica.
"Quella ai pedi del castello, tra l’altro, era una zona di sepoltura - ha spiegato - Vi sorgono infatti il monastero con la chiesa di Santa Maria degli Angeli, la chiesa di San Michele (oggi abitazione privata) risale al periodo longobardo, nel 1630 la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (prima parrocchiale del paese) era diventata un lazzaretto, senza dimenticare che all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta sono state seppellite le canossiane".
Al momento sono state installate una dozzina di lampade. Le antiche mura non stono state toccate e anzi, si è provveduto a recuperare altri angoli del centro storico. Come la panca sotto l’involt, all’angolo tra via Colzano e via Simeone Paratico.
"Era la pietra di un camino del 1500 che da oltre cinquant’anni giaceva trascurata e sbilenca - ha proseguito - E’ stata sistemata per tornare ad essere una panchina e offrire riposo al viandante. Vorremmo creare una sorta di salottino per la sosta, dato che di fronte c’è una fontanella antica".
Non solo. Sono stati recuperati due trogoli (mangiatoie) del 1800 dalla stalla di un'antica cascina di Capriolo.
"Sono in pietra di Sarnico pazientemente scavata a mano e li abbiamo trasformati in piccole fioriere che ora ornano la fontanella di piazza Alta (piazza Garibaldi)", ha spiegato ancora la Salogni.
Riscoprire la storia e gli angoli antichi di Capriolo per prendersi cura del paese, quindi. Presto capriolesi e turisti potranno godere di un rinnovato percorso panoramico che porta al castello. La torre medievale poi divenuta torre campanaria diventerà visitabile: l’orologio sarà ripristinato e si potranno suonare le campane da terra.