Cominelli torna in Consiglio con le idee chiare
"Nel mio ordine del giorno subito: il piano cave, la tratta Brescia-Iseo-Edolo con i treni a idrogeno, e il tema della sanità"
Quarantenne, bresciana e con il record regionale di preferenze, oltre 10mila: Miriam Cominelli, subentrata per pochi mesi a Gian Antonio Girelli, ora parlamentare, in consiglio regionale, torna al Pirellone a pieno titolo.
Come commenta i risultati elettorali?
Purtroppo, abbiamo perso. Ma non ho nulla da recriminare al Pd: abbiamo lavorato molto sulle alleanze e tutti coloro che hanno creduto nella nostra proposta e nel nostro candidato Pierfrancesco Majorino sono stati un valore aggiunto. Mi soddisfa, invece, il dato in controtendenza di Brescia città dove il partito ha fatto una bella campagna elettorale ed è stata premiata anche la nostra amministrazione comunale.
Come è stata la sua seppure breve esperienza in consiglio regionale?
Sono riuscita a ottenere due importanti risultati: il primo rispetto all’estensione della sanatoria, riferita all’anno 2021, per quanto riguarda la problematica dei ticket sanitari per chi non aveva comunicato correttamente la propria classe di esonero, in maniera non intenzionale, grazie a un mio emendamento. E poi c’è stato l’ottenimento del finanziamento per lo studio ambientale sul fiume Chiese, così come richiesto dal Comitato che porta avanti questa battaglia. Ovviamente fare opposizione non è come governare, si fa più fatica a ottenere dei risultati.
Come intende proseguire il suo lavoro?
Vorrei fare un’opposizione dura e fortemente orientata alla comunicazione esterna. Dobbiamo ascoltare molto i territori, ma anche farci sentire. È prioritaria la riorganizzazione della sanità, ma anche affrontare in modo strutturale e coraggioso la questione della qualità dell’aria. Dobbiamo indurre la Regione a presentare un piano di grandi investimenti sulla mobilità, sul riscaldamento domestico, sull’ampliamento delle reti di teleriscaldamento. E poi servono più risorse per l’agricoltura. Insomma, va scritto un grande progetto per affrontare la crisi climatica.
Le prime tre cose che vuole ottenere per la provincia di Brescia?
Voglio portare all’ordine del giorno subito il Piano cave, perché va affrontato velocemente. Poi, la questione della mobilità, in particolare per quanto riguarda la tratta Brescia-Iseo-Edolo, ovvero il progetto, ancora un po’ fumoso, dei treni a idrogeno. E dopo tutto il tema della sanità di territorio, mettendo in discussione la collocazione di alcune Case di comunità.