greta e umberto

Omicidio nautico, approvazione unanime in Senato

Ora si attende il via libera definitivo dal Parlamento

Omicidio nautico, approvazione unanime in Senato
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Approvazione unanime in Senato per il disegno di legge legato all'omicidio nautico.

Legge sull'omicidio nautico

Un passo importante per quanto riguarda il terribile incidente nautico che il 19 giugno 2021 spezzò la vita ai giovani Greta Nedrotti (25 anni) e Umberto Garzarella (36 anni) travolti dal potente motoscafo Riva Aquarama con a bordo i manager tedeschi Patrick Kassen e Christian Teismann.

Il disegno di legge è stato licenziato mercoledì 15 febbraio 2023 dalla Commissione Giustizia, che ha conferito mandato al relatore sen. Berrino a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo degli articoli formulato in sede redigente.

Le parole del senatore bresciano Borghesi

“L’approvazione pressoché unanime del Senato sul testo che introduce il reato di omicidio nautico e quello di lesioni personali nautiche è un segnale importante che va nella direzione giusta. Il nostro pensiero va anche stavolta a Greta e Umberto, vittime di un tragico incidente nautico che ha sconvolto noi bresciani e tutto il Paese, nella speranza che non si ripetano più simili episodi. Dopo l’interruzione dell’iter a causa della prematura fine della legislatura, era doveroso proseguire in questo percorso soprattutto nei confronti dei familiari di chi si è trovato a vivere drammi come questo. Già nella scorsa legislatura avevamo presentato un provvedimento in questa direzione, con l’obiettivo di colmare il vuoto legislativo sul tema. Siamo contenti che il lavoro sia proseguito fino all’approvazione di oggi e attendiamo fiduciosi il via libera definitivo del Parlamento”.

Lo ha detto il senatore bresciano della Lega Stefano Borghesi, a margine del voto di approvazione sul provvedimento che introduce i reati di omicidio nautico e di lesioni personali nautiche.

Greta e Umberto: dalla petizione alla legge

Era stata lanciata una petizione su change.org nei giorni successivi alla tragedia e diretta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro della Giustizia Marta Cartabia e alla cancelliera Angela Merkel con tale motivazione:

"L'attuale legge non tutela adeguatamente nessuno di noi durante la navigazione - aveva dichiarato Rossana Seccabiani la quale insieme a Tatiana Tassi hanno lanciato la petizione - esponendoci al rischio di essere travolti ed uccisi da individui che, consci della disparità tra le loro azioni e le pene previste dalle leggi nautiche, si permettono di condurre le loro imbarcazioni, in stato di ebbrezza e a velocità folle. Questo è successo a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, e i due tedeschi responsabili Christian Teismann e Patrick Kassen, hanno potuto subito dopo andarsene tranquillamente dall’Italia perché le leggi nautiche sono così inadeguate che non hanno permesso di arrestarli immediatamente".

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