"Dalla conoscenza nasce amore": prosegue Sos-Teniamo, la campagna a favore della parrocchiale

Partiranno a marzo, dopo una lunga attesa, i lavori di restauro della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Un intervento da oltre un milione di euro (1.138.142 per la precisione) per finanziare il quale nel 2022 la parrocchia aveva avviato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi Sos-Teniamo, che nel corso dei mesi scorsi si è tradotta in una serie di iniziative volte a coinvolgere tutta la comunità (cittadini, studenti, associazioni e anche privati) in quest’opera di recupero di «un bene prezioso e inestimabile».

"Dalla conoscenza nasce amore": prosegue Sos-Teniamo

Il progetto fin dall’inizio ha incontrato il favore e la sensibilità della popolazione, permettendo di raccogliere quasi 500mila euro, e che ora prosegue a passo spedito grazie alla rassegna «Conoscere Santa Maria Assunta), sette incontri di approfondimento realizzati nell’ambito del progetto Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e patrocinata dal Comune, ideata dalla parrocchia in collaborazione con Fondazione Cicogna Rampana, Studio Fotografico San Marco (che hanno messo a disposizione i loro archivi) e l’istituto di Istruzione Superiore Falcone, dove gli studenti si sono messi a disposizione per realizzare i testi e la grafica delle brochure. Non a caso la scuola superiore, martedì, è stata scelta come palcoscenico per la presentazione del progetto di restauro dell’edificio settecentesco. «Solo dalla conoscenza può nascere amore e interesse per la realtà - ha commentato il parroco, don Paolo Salvadori - E quando c’è, allora poi viene quel senso di corresponsabilità per la sua salvaguardia. Ringrazio la scuola, gli studenti e tutti quelli che si sono messi a disposizione contribuendo alla realizzazione di questo importante progetto».

Il prossimo appuntamento del ciclo di conferenze si terrà il 25 marzo. «La fabbrica di Santa Maria Assunta», il titolo dell’incontro che al tavolo dei relatori vedrà Angelo Ghidotti, docente di Comunicazione, e Massimo Venturelli, giornalista e regista, con la partecipazione del gruppo teatrale «La maschera» e la cornice musicale di Vito Rumi (organo) e Stefano Belotti (trombone).