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Santa Maria Assunta risorge: a breve partirà il restauro della parrocchiale

Il progetto, da oltre un milione di euro, prevede la riqualificazione della copertura e delle facciate, nonchè il miglioramento dell'antisismica. I lavori dureranno 8 mesi.

Santa Maria Assunta risorge: a breve partirà il restauro della parrocchiale
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di Emma Crescenti

Partiranno a inizio marzo i lavori di restauro della copertura e delle facciate della parrocchiale di Santa Maria Assunta. Un intervento da oltre un milione di euro «che non poteva più essere rinviato visto lo stato di forte degrado in cui versano i tetti e le strutture della chiesa», ha esordito il parroco don Paolo Salvadori in occasione della presentazione del progetto che, entro la fine dell’anno, restituirà alla parrocchiale una nuova vita e alla comunità di Palazzolo un edificio più bello e anche più sicuro.

Santa Maria Assunta si prepara a «risorgere»

Il cantiere verrà allestito a breve, ma già da tempo diversi ponteggi avevano fatto la loro comparsa nella parrocchiale come «cerotti» per tamponare le numerose infiltrazioni d’acqua, seguite anche dal distacco di intonaci e calcinacci, sintomo della scarsa manutenzione degli anni passati: l’ultimo intervento sul tetto infatti risale all’inizio degli anni Ottanta. Una (pessima) situazione nota già da tempo, da quando nel 2016 la relazione tecnica dello Studio Bonari aveva evidenziato la necessità di una ristrutturazione, poi rimasta sulla carta a causa della mancanza di fondi (all’epoca era stata realizzata solo la messa in sicurezza della cupola e della lanterna), che si era poi acuita facendo scalare la parrocchiale in cima alle priorità.

L’iter del restauro, partito nel 2018, si è poi concretizzato con il progetto redatto nel 2021 dall’architetto palazzolese Stefano Barbò, con la collaborazione gratuita degli ingegneri Francesco Rota e Carlo Bonari, che nei primi mesi ha ottenuto il placet della Curia di Brescia e della Soprintendenza e, l’8 dicembre, il via libera definitivo anche da Roma. L’intervento cuba quasi un milione e 200mila euro (1.138.142 per la precisione), appaltato alla ditta Fratelli Ranghetti di Palazzolo a fronte di un’offerta di 1.086.068 euro. Una spesa di certo non indifferente, «ma siamo pieni di ottimismo perché da novembre 2021 la risposta della comunità è stata importante», ha continuato il parroco. Ad oggi infatti ha raccolto dai cittadini ben 499.409 euro in donazioni che permetteranno di coprire buona parte dei lavori: «alla somma si aggiungono altri 100mila euro già a disposizione delle casse parrocchiali, frutto di un’oculata gestione degli ultimi anni, e altri 200mila euro entreranno grazie all’alienazione di una proprietà», ha concluso, mentre si è ancora in attesa del responso del bando Cariplo.

I lavori di restauro

Propedeutici alla realizzazione del progetto sono stati i rilievi effettuati sulla chiesa, che hanno permesso di mappare le aree degradate e bisognose di intervento, e soprattutto capire come procedere. «Prima andremo a impermeabilizzare la superficie della copertura e a sostituire le strutture lignee esistenti (travetti), metteremo mano al parafulmine e al sistema antivolatili, poi procederemo a restaurare gli elementi in pietra che si trovano sulla facciata principale e suoi fronti laterali: l’ultimo intervento riguarderà gli intonaci che verranno restaurati, integrati e dipinti», ha spiegato l’architetto Barbò. Un intervento in sei step, partendo dall’alto verso il basso e dall’abside verso l’ingresso principale della parrocchiale, che comprende non solo il restauro ma anche il consolidamento dell’aspetto strutturale antisismico. «Inseriremo dei tiranti in acciaio che verranno posati sotto la copertura (e quindi invisibili al pubblico), che vanno a impedire la formazione di meccanismi locali di ribaltamento della facciata e la rottura dell’abside, consolidando i due campanili laterali - ha aggiunto Rota - Si tratta di un intervento mirato e puntuale, che va a proteggere i punti critici e maggiormente vulnerabili in caso di sisma, in modo da restituire una chiesa non solo più bella ma anche un po’ più sicura».

A partire dal 6 marzo la parrocchiale di Santa Maria Assunta rimarrà aperta al pubblico soltanto il sabato per la Messa delle 18 e per quelle della domenica: nei prefestivi, quando il cantiere sarà operativo, le celebrazioni verranno spostate nel già rinnovato Santuario della Madonna di Lourdes «dal momento che è già allestito e preparato per la liturgia», ha spiegato don Salvadori. Quando finiranno le lavorazioni in quota, però, si potrà valutare un’eventuale riapertura settimanale della chiesa» Per domenica 19, dopo la Messa delle 9.30, è prevista la benedizione dei lavori, accompagnata dalla presentazione del progetto popolazione. Quanto all’intervento invece, durerà circa 8 mesi: la consegna del cantiere è prevista per novembre.

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