una questione ancora aperta

Strage di piazza della Loggia: depositati due ricorsi in Cassazione

La finalità riguarda l'ottenimento dell'annullamento della sentenza della corte di appello di Brescia del 5 ottobre scorso

Strage di piazza della Loggia: depositati due ricorsi in Cassazione
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Strage di piazza della Loggia a Brescia, sono stati presentati dai legali di Maurizio Tramonte due ricorsi in Cassazione.

Strage di piazza della Loggia

La finalità riguarda l'ottenimento dell'annullamento della sentenza della corte di appello di Brescia del 5 ottobre scorso con la quale è stata rigettata la domanda di revisione della sentenza del 22 luglio 2015: in tale occasione la corte d'assise d'appello di Milano ha condannato all'ergastolo Tramonte per la strage di piazza Loggia.

La fotografia

Nello scorso mese di ottobre ha avuto luogo l'ultima udienza:  al centro una fotografia presentata dall'ex Fonte Tritone nella quale, un particolare faceva pensare a Tramonte presente in piazza della Loggia quel tragico giorno. Nel mese di luglio 2022 la moglie Patrizia Foletto e la sorella Manuela Tramonte hanno concordato sul fatto che l'uomo ritratto in fotografia fosse proprio Maurizio Tramonte.

Cosa è emerso

Il procuratore generale, nel corso dell'udienza, ha evidenziato che le dichiarazioni rilasciate da parte di moglie e sorella non rilevano nulla in merito alla verità giudiziaria accertata. É stato inoltre ricordato come Tramonte è stato condannato per aver partecipato alla riunione del 25 maggio 1974 ad Abano Terme nella quale occasione vennero decisi modalità e azioni per dare esecuzione alla strage. Stante così le cose, secondo il procuratore generale, l'istanza di revisione è da rigettare.

L'appello di Tramonte in videoconferenza dal carcere

Poco prima ad intervenire in videoconferenza dal carcere lo stesso Maurizio Tramonte il quale ha ribadito la sua innocenza ricordando che lui non era presente alla riunione del 25 maggio ad Abano Terme. Ha inoltre dichiarato di non conoscere Maggi, di non essere stato in piazza Loggia il 28 maggio e di non aver mostrato ad Arrigo (l'ex compagni di cella ora deceduto il quale riferì che Tramonte gli avrebbe fatto vedere quella foto dicendo che quello ritratto era lui) alcuna foto.

 

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