Un monumento per ricordare le vittime del Covid-19 a Brescia
L'inaugurazione il 18 marzo prossimo alla presenza del Generale Francesco Paolo Figliuolo
Un monumento per ricordare le vittime del Covid-19 a Brescia.
L'inaugurazione il 18 marzo
Per mantenere vivo il ricordo delle persone scomparse a causa della pandemia l’Amministrazione comunale sta realizzando un monumento in memoria delle vittime del Covid-19. L’opera avrà un costo di 90mila euro, 50mila dei quali saranno donati da Fondazione Asm. Tra le località più colpite in Italia, Brescia avrà così un luogo per commemorare questi tragici avvenimenti che le hanno inferto una così grave ferita. Il monumento, che sarà collocato lungo il viale di accesso principale del Cimitero Vantiniano, sarà inaugurato il prossimo 18 marzo, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, alla presenza del Generale Francesco Paolo Figliuolo, già Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure sanitarie di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19 del governo Draghi.
Interventi di riqualificazione dell'illuminazione
Nell’occasione, al Cimitero Vantiniano sono stati recentemente eseguiti importanti interventi di riqualificazione dell’illuminazione delle cancellate d’ingresso e del faro, per un costo totale di 41.854 euro.
L’impianto aumenterà la visibilità della torre, che si potrà ammirare in numerosi punti della città, e rappresenterà un ulteriore omaggio alle vittime della pandemia attraverso la luce, simbolo di rinascita.
Sono stati installati nuovi fari in corrispondenza dei vertici del capitello quadrato del faro, sostenuti da bracci regolabili e indipendenti che sono stati fissati in modo da garantirne la stabilità senza compromettere il rivestimento marmoreo.
Riguardo all’apparato luci delle cancellate d’ingresso sono stati installati sei faretti carrabili incassati a terra per illuminare dal basso le sei colonne del prospetto nord del colonnato. Altri quattro proiettori saranno invece dedicati alle due colonne centrali dei due caselli del dazio. La luce neutra, di colore bianco, potrà essere modificata in occasione di eventi speciali, come la commemorazione annuale delle vittime del Covid-19.
Il faro del cimitero, alto 55 metri, fu edificato tra il 1849 ed il 1864. La rotonda centrale contiene le spoglie dell'architetto Rodolfo Vantini, ricordato anche da un'imponente statua scolpita da Seleroni. Al di sopra è presente una seconda grande stanza, attraverso la quale si accede direttamente alla torre tramite una scala a chiocciola. Il faro fu un progetto secondario, pensato da Vantini al centro del grande recinto funebre per elevare lo sguardo dello spettatore, quasi a simboleggiare la guida nell'aldilà delle anime dei trapassati. Nella sommità della grande colonna, che richiama lo stile dorico, si può ammirare una lanterna al cui interno, nel progetto originale, doveva essere collocato un braciere a olio. Nel faro si trova la lapide funebre più antica del cimitero, incastonata in una architrave, che risale al 1810 e che ricorda una tale donna Giulia, morta nel giugno di quell'anno.
Va ricordato infine che il faro del cimitero bresciano ispirò l'architetto tedesco Johann Heinrich Strack, dopo un viaggio in Italia, per la realizzazione della colonna della Vittoria di Berlino, inaugurata nel 1873.
“Oltre ad aver commissionato al Maestro Bergomi l’importantissima opera che ci aiuterà a commemorare i tragici avvenimenti che ci hanno colpito, l’Amministrazione comunale ha colto l’occasione per riqualificare l’illuminazione delle cancellate monumentali dell’ingresso e quella del faro, monumento di grande valore architettonico che caratterizza lo skyline cittadino”, ha dichiarato l’Assessore alla Riqualificazione urbana Valter Muchetti. “Prosegue quindi il nostro lavoro per rendere la nostra città sempre più bella, anche nei luoghi dove il ricordo si fa più doloroso, nella convinzione che soltanto la memoria condivisa può renderci più consapevoli, più c