Il sopralluogo per un tentato furto svela un laboratorio per la produzione di marijuana
A seguito della perquisizione sono stati rinvenuti oltre due chili di marijuana ritenuti destinati allo spaccio
Il sopralluogo per un tentato furto svela la presenza di un laboratorio per la produzione di marijuana.
Il sopralluogo per un tentato furto svela un laboratorio
All'interno dello stesso veniva eseguito l'intero processo: dalla coltivazione all’essicazione fino al confezionamento della sostanza stupefacente. Secondo le investigazioni, in ipotesi accusatoria l’attività illecita è stata compiuta da un giovane, classe 94 residente a Verona, che avrebbe avuto nella propria disponibilità esclusiva l’uso dell’immobile adibito a laboratorio. Il giovane è stato poi arrestato.
Dalla segnalazione di un tentato furto
Tutto ha inizio la sera del 15 gennaio 2023 quando ai Carabinieri viene segnalato un tentato furto in abitazione. Ad intervenire sul posto una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, che a seguito del sopraluogo ha constatato che anche l’abitazione adiacente, attualmente disabitata, presentava la porta d’ingresso forzata.
I militari, entrati in quest’ultima abitazione, hanno sentito da un fortissimo odore dolciastro tipico della marijuana scoprendo un vero e proprio laboratorio dotato di tutto il necessario per coltivare, essiccare, pesare e imbustare lo stupefacente. A seguito della perquisizione sono stati rinvenuti oltre due chili di marijuana ritenuti destinati allo spaccio.
Identificato il giovane
I Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, coadiuvati dalle stazioni carabinieri di Volta Mantovana e Monzambano, hanno permesso di identificare il giovane veronese raccogliendo gli elementi a suo carico, ritenuto in ipotesi accusatoria unico responsabile della gestione del laboratorio. L’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Mantova, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre l’abitazione è stata sequestrata con tutto il suo contenuto illegale. La Procura della Repubblica di Mantova, che ha coordinato l’indagine, ha richiesto ed ottenuto la convalida dell’arresto e la misura degli arresti domiciliari.