Patronato Epaca Coldiretti, un anno ricco di novità
Al centro il tema della previdenza a 360 gradi
Patronato Epaca Coldiretti, un anno ricco di novità.
Patronato Epaca Coldiretti, le parole di Manuel Toninelli
“Sarà un 2023 ricco di novità che vedrà il nostro patronato Epaca in prima linea su tutto il territorio provinciale, con servizi che spaziano dal sostegno per il conseguimento di benefici sociali e assistenziali, fino ad arrivare alla tutela in ambito degli infortuni e delle malattie professionali, senza dimenticare che i nostri uffici si occupano anche di pratiche inerenti la successione ereditaria infatti, con un servizio dedicato, possiamo seguire il cittadino in un momento particolarmente delicato”. Queste le parole di Manuel Toninelli, responsabile provinciale di Epaca Coldiretti Brescia a conferma dei servizi offerti per l’anno 2023 dal patronato promosso da Coldiretti, attivo con dodici uffici zonali su tutta la provincia di Brescia, aperto a tutti i cittadini, non solo ai soci Coldiretti.
Misure introdotte dalla legge di Bilancio
Importanti misure sono state introdotte dalla nuova Legge di Bilancio, a partire dalla decontribuzione per i giovani agricoltori under 40 che si insediano o che avviano una nuova attività agricola nel corso del 2023, la quale prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per un periodo di 24 mesi. Aperta fino al 31 marzo prossimo anche la possibilità di presentare la domanda per la richiesta della disoccupazione agricola 2023.
“Ma c’è di più anche in ambito previdenziale” – prosegue il responsabile provinciale Manuel Toninelli – “con l’introduzione di nuove misure e la riconferma di altre di consolidata prassi. Parliamo della nuova Quota103, che consente l’uscita dal mondo del lavoro al raggiungimento dei 62 anni di età e 41 di contribuzione. Sempre in tema pensionistico, arriva la riconferma della pensione Opzione Donna dove cambiano però le regole di accesso: 35 anni di contributi maturati entro il 2022 e almeno 60 anni di età, requisito che scende a 59 anni se si è avuto un figlio e a 58 con almeno due figli e se si rientra in una delle categorie ritenute meritevoli di tutela (caregivers, gli invalidi civili al 74 per cento, lavoratrici di aziende in crisi). Infine importante riconferma dell’APE sociale, strumento di anticipo pensionistico a cui possono fare domanda i soggetti in determinate condizioni con almeno 63 anni d'età e 30 anni di contributi.
“Il nostro patronato – conclude il responsabile provinciale Epaca Toninelli – è diventato anno dopo anno un punto di riferimento importante per i cittadini bresciani, sempre aperto al dialogo, all’accoglienza e al servizio svolto con professionalità e capacità. I nostri servizi coprono il tema della previdenza a 360 gradi: i nostri uffici infatti dialogano quotidianamente con le banche dati degli enti eroganti prestazioni previdenziali. Fra le attività che ci caratterizzano e dove siamo leader a livello nazionale, infine, c’è quella di far valere i diritti dei lavoratori in caso di infortunio o in caso di malattia professionale”.