Vent'anni di impegno per la Protezione Civile di Ospitaletto
Il gruppo comunale oggi ha celebrato l'anniversario della fondazione alla presenza dei volontari, delle istituzioni e delle giubbe gialle da tutta la provincia
Vent'anni di impegno per la Protezione Civile di Ospitaletto
Protezione civile
La Protezione civile di Ospitaletto ha spento 20 candeline. Un traguardo che il gruppo comunale ha celebrato in grande stile fra ricordi, testimonianze e riconoscimento a chi, nel bisogno, ha sempre risposto "presente". Perché in fondo essere volontari significa proprio questo.
Storia
Era il 16 dicembre 2002. La Protezione civile muoveva i primi passi "grazie alla spinta degli alpini", ha ricordato l'ex sindaco Giorgio Prandelli, uno dei tanti ospiti che questo pomeriggio sono intervenuti al teatro Agorà di Ospitaletto per condividere un ricordo, un aneddoto, un momento speciale dei venti anni delle giubbe gialle ospitalettesi, sempre impegnati per promuovere la prevenzione e per la sicurezza del territorio. Accanto a lui l'attuale primo cittadino Giovanni Battista Sarnico e alcuni dei fondatori del gruppo, l'ex assessore provinciale Corrado Scolari e il consigliere provinciale Antonio Bazzani, il presidente del Ccv Brescia Enrico Musesti e i vertici, l'ex coordinatore Gianbattista Turrini e quello attuale, Stefano Bonafede, che insieme hanno ripercorso la storia del gruppo, dalla sua nascita all'"adozione" dei cinofili, dai mille interventi (L'Aquila, Amatrice con la colonna mobile, per citarne alcuni) alla sede, dal campo macerie alle varie specializzazioni che oggi caratterizzano la Protezione Civile, ovvero logistica, segreteria e tlc, oltre sezione cinofili.
Sempre presente e all'opera, quello ospitalettese è stato uno dei primi gruppi ad affacciarsi sulla scena provinciale, strutturandosi sempre di più sia in numero (oggi conta 87 volontari) che in competenza e professionalità, ed è oggi una delle realtà più importanti non solo a livello bresciano ma anche nazionale.
Attività
«La Protezione civile è fiore all'occhiello della nostra comunità, uno dei migliori gruppi dove si riconoscono in tanti, che magari fanno parte anche di altri gruppi: e questa credo sia la caratteristica più significativa - ha commentato il sindaco Sarnico - Ringrazio tutti i volontari e chi ebbe l'intuizione di creare il gruppo: questi venti anni sono solo una tappa del suo percorso».
Un percorso che si è snodato fra sismi, ricerca dispersi, supercelle e pure una pandemia, ma anche le esercitazioni e il sempre atteso appuntamento di Vita da Campo assieme agli studenti della scuola media: mille eventi e scenari, affrontati con coraggio, spirito di servizio, «senza mai nascondersi, ci abbiamo sempre messo la faccia - ha aggiunto Bonafede - Vent'anni di esperienze, aneddoti, in cui tutti hanno sempre risposto "io sono": e questo significa essere volontario».
Premiazioni
Le testimonianze (anche da remoto con videomessaggi da tutta Italia, simbolo della stima e del segno lasciato negli anni) i racconti, le parole di stima e ringraziamento, hanno fatto da cornice alle premiazioni dei volontari per i 10, 15 e 20 anni di presenza nel gruppo.
Un pomeriggio emozionante, arricchito dalla presenza di decine e decine di giubbe gialle della provincia e non, ripercorrendo sia i momenti drammatici come i giorni sulle macerie armati di forza di volontà e soprattutto speranza, ma anche i sorrisi, le risate, di un gruppo di volontari, di veri amici, diventato una grande famiglia.
Una realtà di Protezione civile forte, viva, che oggi rappresenta un'eccellenza e un esempio di professionalità.