due giovani vite spezzate

Sofia e Francesco, ritrovati senza vita: erano passati anche da Desenzano del Garda

I corpi dei due giovani sono stati ritrovati all'interno della loro auto ormai distrutta.

Sofia e Francesco, ritrovati senza vita: erano passati anche da Desenzano del Garda
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La notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere, Sofia e Francesco sono stati ritrovati senza vita all'interno della loro auto distrutta sulla superstrada che collega Affi a Castelnuovo nel Veronese. Erano passati anche nel Bresciano, a Desenzano del Garda.

 

Un tragico ritrovamento

Sono stati trovati questa mattina (giovedì 20 ottobre 2022) i corpi di Sofia Mancini, 20enne di Costermano del Garda e di Francesco D’aversa di 24 da parte di una squadra di Veneto Strade che ha individuato la carcassa dell’auto su cui i due giovani viaggiavano nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 ottobre 2022 dopo essersi allontanati da una discoteca della città scaligera. L’auto è stata trovata completamente distrutta in un dirupo a lato della carreggiata della superstrada che porta da Affi a Castelnuovo del Garda. Per ora l’ipotesi è che i due ragazzi siano morti a causa di un terribile incidente.

Francesco D'aversa

Sono state ore vissute con il fiato sospeso

Come riportano i colleghi di PrimaVerona le ricerche erano iniziate ieri, mercoledì 19 ottobre 2022. Dalle ore 12.30 i Vigili del fuoco erano impegnati nella ricerca di due ragazzi scomparsi. Ieri sui social era apparso l'appello del sindaco di Costermano sul Garda, Stefano Passarini che aveva scritto:

“Si chiede la massima collaborazione!!! persona scomparsa!! Sofia Mancini è una nostra concittadina di cui non si hanno più notizie da due giorni.
Nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 si è allontanata con un ragazzo di nome Francesco a bordo di una Fiat 500 color bianco perla dopo essere stati alla discoteca "Amen" delle Torricelle.
A seguire una sosta a Desenzano del Garda la loro cella telefonica è stata agganciata tra Calmasino e Lazise. Da quel momento non è più stato possibile rintracciare nessuno dei due numeri”.

I vigili del fuoco, giunti dal distaccamento di Bardolino e da Verona, avevano attivato il protocollo di ricerca con l'ausilio di unità cinofile e del nucleo droni, con un sistema in grado di localizzare i cellulari, per perlustrare la zona del lago di Garda compresa tra Calmasino, Lazise e Bardolino, territorio in cui era stato agganciato dalle celle il cellulare della ragazza. In supporto alle squadre Vigili del fuoco si era alzato in volo anche l'elicottero giunto dal comando dei Vigili del Fuoco di Bologna per una perlustrazione dall'alto. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte.

 

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