TRagedia

Elena Casanova, disposta la perizia per l'ex compagno Ezio Galesi

Un brutale femminicidio, nel processo il racconto di quello che accadde la sera del 20 ottobre 2021.

Elena Casanova, disposta la perizia per l'ex compagno Ezio Galesi
Pubblicato:
Aggiornato:

Una vicenda drammatica, un ennesimo femminicidio rispetto al quale restano ancora molte cose da chiarire.

La colpì a martellate

Ha preso il via in corte d'assise il processo contro Ezio Galesi. L'uomo, 60 anni, che nella serata del 20 ottobre 2021 uccise Elena Casanova a Castegnato. La donna rimase vittima della furia omicida dell'uomo che la colpì a martellate provocandone 16 lesioni, tra queste una particolarmente profonda al cranio.

Crudeltà

Tra i punti principali da chiarire vi è infatti quello legato alla crudeltà con la quale l'uomo si è accanito sulla donna, fatto la quale motivazione non è stata ancora resa nota. Del resto quella di ieri (martedì 18 ottobre 2022) è stata solo la prima udienza di un processo che, tuttavia, sembra possa concludersi in tempi brevi. A far pensare ciò il fatto che molti testimoni sono già stati ascoltati.

Disposta la perizia

Nella prossima udienza in calendario per il 29 novembre 2022 probabilmente vi sarà l'esame dell'imputato, verrà conferito l'incarico al perito che dovrà pronunciarsi sulla capacità di Galesi di intendere e volere al momento dei fatti. Una decisione, quella assunta da parte della Corte d'assise, che però ha ricevuto l'opposizione da parte del pm Carlo Pappalardo. Quest'ultimo rappresenta la pubblica accusa e sta seguendo la terribile vicenda fin dal suo primo giorno.

Una morte terribile

Nel fascicolo aperto a carico dell'uomo per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dalla precedente relazione sentimentale si è aggiunto l'elemento dell'accanimento: il medico legale Elena Casanova ha infatti evidenziato come la donna sia deceduta a seguito dello sfondamento delle meningi e della teca cranica.

Fredda lucidità

Un'azione brutale compiuta da Galesi (che, lo ricordiamo, è padre di due figli e nonno di due nipoti) con un'incredibile lucidità e consapevolezza, pronto anche ad assumersi le proprie responsabilità. Non a caso, poche ore dopo il terribile omicidio accorso mercoledì 20 ottobre alle 19.30, davanti al pm avrebbe detto "Datemi l'eragstolo". Ancora da chiarire se l'omicidio sia stato o meno frutto di premeditazione.  Tra i testimoni che sono stati ascoltati nelle prime ore dopo il fatto anche la figlia 17enne della vittima.

Seguici sui nostri canali