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Imprese eccezionali: l'adrense Stefano Delbarba domina fra i "giganti"

L'atleta 48enne ha partecipato al «Tor des Géants», la gara di trail più dura al mondo, e si è piazzato 54esimo su 1.100 partecipanti dopo aver corso per 356 chilometri in 103 ore.

Imprese eccezionali: l'adrense Stefano Delbarba domina fra i "giganti"
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Il «Tor des Géants», giro dei giganti, è la gara di trail più dura al mondo: si corre su un tracciato di 356 chilometri, con un dislivello positivo di circa 27.390 metri, attraversando il territorio di 34 comuni su sentieri ufficiali della Valle d’Aosta, con partenza e arrivo a Courmayeur. Eppure, Stefano Delbarba, 48enne di Torbiato di Adro (ne compirà 49 tra pochi giorni, il 23 ottobre), ce l’ha fatta: non solo è arrivato in fondo, ma si è piazzato al 54esimo posto (su oltre mille iscritti) e ha notevolmente migliorato la sua prestazione rispetto alla precedente partecipazione.

Stefano Delbarba domina al Tor des Géants

1E’ passato quasi un mese dalla competizione, che si è svolta dall’11 al 18 settembre, ma la gioia per l’impresa compiuta è ancora impressa negli occhi dell’atleta. «E’ stata una grandissima soddisfazione - ha raccontato - L’ho fatta in 103 ore, migliorando il mio tempo di 21 ore rispetto alla volta scorsa. Sono arrivato un giorno prima rispetto a quello che avevo preventivato: un risultato che è andato oltre le mie aspettative. Mia sorella e mio papà mi aspettavano al traguardo: non posso che ringraziare la mia famiglia per il sostegno».

Affrontare gare come il «Tor des Géants» richiede una grandissima preparazione e Stefano Delbarba non è certamente uno sprovveduto, tutt’altro. Un passato da maratoneta sulle spalle, il 48enne ha iniziato a misurarsi con le distanze più lunghe dal 2016. «Le gare in montagna sono quelle che mi rappresentano e mi stimolano di più - ha spiegato - Io lavoro dieci ore al giorno in officina, quindi devo correre la mattina presto: mi alzo alle 4. E poi cerco di allenarmi durante il weekend». Gli è capitato, ad esempio, di andare da Torbiato fino sul Guglielmo, o di percorrere la Trentapassi più volte per prepararsi mentalmente. «Dormivo un’ora a notte - ha rivelato Delbarba, ricordando la recente intensissima esperienza a Courmayeur - Durante l’ultima tappa, mentre mi stavo facendo fasciare i piedi, mi sono addormentato lì, sul lettino. Quando mi sono svegliato, dopo un’ora, ho mangiato una banana e sono ripartito».

Tenacia, determinazione, costanza: senza questi requisiti è impossibile anche solo prendere in considerazione trial così impegnativi. «Il mio obiettivo è cercare di migliorarmi sempre, anche solo di un minuto - ha proseguito - Devo ringraziare il mio datore di lavoro che ha deciso di farmi da sponsor (la Cobresa srl di Corte Franca): partecipare a queste gare costa parecchio e il suo sostegno è fondamentale per me».

Un nuovo traguardo

A marzo Stefano Delbarba, atleta del Bione Trailers Team, ha vinto il premio di categoria del Campionato italiano alla 36 ore Monte Prealba «Up and Down»; prima ancora, a gennaio, aveva partecipato (con un’ottima prestazione) al Winter Trail Monte Prealba.

«Gli amici, scherzosamente, mi chiamano l’alieno», ha rivelato il 48enne. Sicuramente, viste dall’esterno e da chi magari è anche poco dedito all’attività sportiva, le sue imprese appaiono davvero sovrumane. Ma per Stefano Delbarba correre è una vera passione, quasi una necessità: e l’augurio è che agli straordinari risultati già conseguiti si aggiungano presto nuovi traguardi.
Stefania Vezzoli

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