urago d'oglio

Dona 20mila euro al Comune per esaudire l'ultimo desiderio dello zio sacerdote

La generosa offerta della nipote ha contribuito alla riqualificazione dell'area del cimitero dedicata ai parroci, dove don Giovanni Reccagni aveva chiesto di essere sepolto

Dona 20mila euro al Comune per esaudire l'ultimo desiderio dello zio sacerdote
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Il suo desiderio era quello di riposare assieme ai parroci di Urago d’Oglio, suo paese natio e a cui era sempre rimasto legato nonostante i 50 anni trascorsi lontano da casa. L’ultima volontà di don Giovanni Reccagni, scomparso nel 2020 a 90 anni, presto diventerà realtà grazie alla sensibilità del Comune e alla generosa donazione della nipote Maria Rosa, che ha contribuito a realizzare i lavori di riqualificazione dell’area del cimitero dedicata ai parroci.

Dona 20mila euro per esaudire l'ultimo desiderio dello zio sacerdote

«Mio zio si è sempre sentito in debito con la parrocchia che, quando era chierico, gli aveva concesso una stanza dove poteva dormire», ha raccontato l’uraghese che negli ultimi anni aveva assistito lo zio sacerdote. Ordinato nel 1963, due anni dopo era stato trasferito a Brugherio dove ha lasciato davvero il segno: docente alla Fondazione Clerici, assistente spirituale delle associazioni e molto vicino al mondo della terza età, era diventato il punto di riferimento spirituale e umano della parrocchia di San Bartolomeo, apprezzato dai cittadini e dai colleghi sacerdoti. Un pezzo di cuore però era rimasto a casa: a Urago assieme alla famiglia e alla chiesa «a cui diceva sempre di dovere ancora l’affitto, tanto che dopo la sua scomparsa aveva indirizzato a questa parte del suo lascito». Ma la sua eredità non finiva qui.

Don Giovanni riposerà con i parroci di Urago d'Oglio

A settembre, in piena linea con le volontà di don Giovanni Reccagni, Maria Rosa ha donato 20mila euro al Comune con l’obiettivo di finanziare parte dei lavori per la riqualificazione dell’area dedicata ai parroci bisognosa di un restyling dove il sacerdote, che ora riposa assieme ai famigliari, verrà traslato non appena saranno conclusi i lavori. «Una volontà che aveva espresso più volte prima di spegnersi e che ora finalmente potrà essere realizzata grazie alla sensibilità di questa Amministrazione». I lavori, cominciati da tempo, sono in dirittura d’arrivo. Il piano interrato che ospita i parroci è stato riqualificato e sistemato in maniera più funzionale: le grandi tombe di marmo hanno fatto posto a celle più piccole, venendo incontro al bisogno di nuovi spazi, il tutto con il benestare della Sovrintendenza. Mancano solo le opere di rifinitura e prossimamente la nuova area sarà pronta per l’«inaugurazione», durante la quale i resti di don Reccagni verranno spostati nella nuova destinazione.

Così aveva chiesto e così sarà fatto. «I lavori erano partiti già da tempo, ancora prima che sapessimo arrivasse la donazione - ha spiegato il sindaco Gianluigi Brugali - Siamo grati di questo bel gesto, un esempio per tutti che va a favore della comunità».

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