L'iniziativa

In Franciacorta trionfa l'inclusione grazie a Crossabili

Una giornata davvero speciale oltre ogni barriera grazie alla vulcanica energia di Mattia Cattapan e a una rete virtuosa.

In Franciacorta trionfa l'inclusione grazie a Crossabili
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di Stefania Vezzoli

"L'arte della vita sta nell'imparare a soffrire e nell'imparare a sorridere", scrisse Hermann Hesse. I ragazzi che sabato scorso hanno partecipato all’iniziativa promossa dall’associazione Crossabili hanno sperimentato sulla loro pelle cos’è il dolore, non solo fisico. Si sono trovati, all’improvviso, ad affrontare una lesione del midollo spinale, con tutto ciò che essa comporta. Non senza fatica, hanno ripreso in mano le redini di una vita inevitabilmente (e radicalmente) mutata. Ma se della sofferenza potrebbero essere maestri, hanno invece ancora tanto bisogno di imparare, di nuovo, a sorridere. E va proprio in questa direzione il progetto portato avanti da Mattia Cattapan, il 32enne veneto costretto su una sedia a rotelle dal 2013, quando fu coinvolto in un gravissimo incidente durante una gara di enduro country. L’associazione da lui fondata, appunto Crossabili, offre alle persone con disabilità una serie di attività finalizzate all’inclusione, alla condivisione, al divertimento, all’autonomia e allo sport. E Mattia, con la sua vulcanica energia e il suo entusiasmo, è diventato per tanti giovani un punto di riferimento e un modello.

In Franciacorta trionfa l'inclusione grazie a Crossabili

Sabato scorso il progetto è sbarcato a Erbusco, nel cuore della Franciacorta, grazie all’amicizia nata con Roland Turelli, anche lui in carrozzina in seguito a un infortunio sul lavoro. «Roland, dopo aver partecipato a un evento Crossabili a Milano, voleva a tutti i costi fare qualcosa in questa zona - ha raccontato la sorella, Ilenia Turelli - Io e lui siamo molto legati e ci è venuta l’idea di fare una sorta di Festival del Franciacorta che fosse però accessibile ai ragazzi disabili. Questa è stata una prova, ma è andata benissimo e ci piacerebbe riproporlo. Enzio (Belli ndr) ci ha aiutato moltissimo e abbiamo potuto contare sulla collaborazione di una rete di persone, che ringraziamo». Fondamentali, in particolare, il sostegno degli sponsor e l’ospitalità delle aziende agricole Uberti di Erbusco (teatro della partenza e del pranzo) e Ferghettina di Adro (tappa per l’aperitivo).

Terapie e cure d'eccellenza, ma conta l'aspetto motivazionale

Alla giornata hanno preso parte anche alcuni terapisti dell’Unità spinale dell’ospedale Niguarda di Milano, dove i partecipanti sono stati ricoverati e dove sono nati anche molti rapporti d’amicizia. "Per i ragazzi che si trovano a vivere un’esistenza completamente diversa, l’aspetto motivazionale è fondamentale e oggi, affrontando salite impegnative sotto la pioggia, si sono sentiti capaci di superare ogni ostacolo - ha spiegato Grace Cafueri, terapista occupazionale - Alcuni di loro sono appena stati ricoverati e l’unione del gruppo è importante, così come il confronto tra chi ha una disabilità da anni e chi invece ha appena subito un trauma". La pandemia, che ha costretto molti pazienti ad affrontare il percorso senza poter uscire dall’ospedale e senza poter entrare in contatto con gli amici, è stata particolarmente dura. "E’ fondamentale ora riprendere queste iniziative - ha proseguito Grace - Fare questo mestiere è una scelta di vita. Noi ci divertiamo con loro, nascono rapporti di amicizia e la carrozzina non la vedi più. Il Niguarda è un polo d’eccellenza: abbiamo un reparto ad alta specializzazione e sfruttiamo al meglio le risorse che abbiamo".

L'amicizia aiuta a ricominciare a vivere

Nel tour della Franciacorta, gli accompagnatori hanno utilizzato le biciclette (fornite dall’organizzazione) mentre ai ragazzi disabili sono state messe a disposizione le moto-carrozzine che Cattapan stesso ha progettato. Un evento cui hanno partecipato giovani della zona, come l’erbuschese Simone Lussignoli, coinvolto in un infortunio sul lavoro nel 2019, ma anche persone che non erano mai state nel Bresciano, come Alessando Santarsiero, 23enne di Potenza. "Un incidente in moto mi ha cambiato la vita - ha spiegato - Sono uscito da un mese dall’ospedale e ora mi devo reinventare, ho superato il test d’ingesso per l’Università e sto cercando casa. Questa è stata una bellissima giornata: ogni nuova amicizia ti arricchisce, parlare con chi ha vissuto un’esperienza simile alla tua aiuta molto".

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