Il legno prende vita nelle mani di Luigi Fracassi

Il legno prende vita nelle mani di Luigi Fracassi

Dare nuova vita al legno, trasformare uno scarto in qualcosa di affascinante, creare a partire da un ramo appositamente scelto: è il «miracolo» che Luigi Fracassi, 77 anni, opera da circa 15 anni nella sua cascina Piazza a Remedello Sotto.

Assemblare, incidere, incastrare, levigare e dare un nuovo scopo a materiali destinati, magari, anche alla pattumiera. Luigi, con la moglie Martina Manenti, ci ha aperto la sua cascina, un mondo che ha ancora il profumo di genuinità, tradizioni e ruralità, dove gli oggetti che crea trovano il giusto spazio. Non solo quindi piccoli giocattoli per bambini, ma anche fioriere, casette per gli uccelli, la loro stessa cassetta per la posta, tavolini, sgabelli, vasi, bicchieri, porta candele e chi più ne ha più ne metta.

Al bisogno di Martina lui risponde con la soluzione. Tra la vastità del repertorio prodotto, accuratamente firmato come la più pregiata opera, non manca l’oggettistica natalizia che contestualizzata nei presepi tradizionali, e non, viene valorizzata al meglio. Tutte riproduzioni dettagliatissime di mulini, carriole, traini, botti, strumenti da lavoro del mondo agricolo, perfettamente funzionanti. Ma da cosa è nata questa passione?

«Ho iniziato una quindicina di anni fa per gioco – ci ha raccontato nel suo laboratorio durante una calda mattina – eravamo andati in montagna dove mio nipote Simone, che ora ha 14 anni, andava sul dondolo. Così tornati a casa ho provato a riprodurlo, ho iniziato un po’ per volta cercando sempre di migliorarmi e tenendo l’oggettistia del Trentino come termine di paragone a cui aspiro». Noce, robinia e ciliegio i legni che usa maggiormente, pino, nocciolo e gelso quelli che ritiene i migliori da lavorare. Ritrovamenti casuali, come un pianta prossima alla morte scorta mentre si trovava in vacanza nelle Lande, in Francia, donati o appositamente cercati.

Quello che una volta era un fienile è stato ora parzialmente adibito a laboratorio, dove vicino agli attrezzi da lavoro e ai trattori, trovano spazio tornio, sia manuale che meccanico, bindella, pialle. Carta vetro e olio di gomito sono indispensabili per completare l’opera che poi viene rivestita di una vernicetta o di una cera per il segno e completata con la sua firma. Due anni fa il primo mercatino a Canneto sull’Oglio, a cui sono seguite anche alcune esposizioni nel cortile della cascina. Diversi gli oggetti donati all’oratorio, all’asilo, per pesche di beneficenza, così come numerosi sono quelli richiesti da chi, vuoi per passaparola o per conoscenza diretta, desidera averli nella propria casa o regalarli ai cari, soprattutto in occasione del Natale. Ma non è per questo cheLuigi spende tutte le sue mattinate, la sua è una vera e propria passione innata.

Una passione che mette volentieri e disposizione degli altri. Come sta accadendo nelle ultime settimane per «Oratorio aperto», un’iniziativa organizzata dalle mamme dell’oratorio Don Bosco di Remedello Sotto per allietare i giovedì pomeriggio di agosto e settembre. Oltre alla realizzazione di dolcetti, grembiulini e cappelli da cuoco, non potevano mancare i lavori artigianali con Luigi, che ci ha mostrato tutte le fasi per la realizzazione di un aeroplanino ad incastro che ora hanno la possibilità di mostrare con orgoglio in foto. Gli 11 bambini iscritti inizialmente, in men che non si dica, hanno superato la trentina, tanti anche da fuori paese, assistiti da un buon gruppo di mamme. Una possibilità in più per sperimentare abilità, che Luigi trasforma in vera e propria arte, che altrimenti rischierebbe di non avere eredi.