TRAVAGLIATO

"Incamminarsi per incontrarsi": quando la disabilità supera ogni limite

Tutto è stato pensato nei minini dettagli; non a caso il viaggio è cominciato idealmente a fine 2021 quando sono stati fatti i primi studi di fattibilità e hanno preso il via gli allenamenti.

"Incamminarsi per incontrarsi": quando la disabilità supera ogni limite
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Cinque giorni di cammino per 35 chilometri totali, dove i ragazzi della cooperativa Il vomere si misureranno con obiettivi personali e generali.

"Incamminarsi per incontrarsi": quando la disabilità supera ogni limite

di Valentina Pitozzi

Stamattina dal giardino della cooperativa "Il vomere" di Travagliato è iniziato un cammino molto speciale, unico nel suo genere.

Si tratta di un’esperienza inedita, che prima d’ora nessuno (o quasi) aveva intrapreso in Italia.
Cinque ragazzi del centro, un volontario con un’"ammiraglia" di sostegno, due educatori e una delegazione del "Clan" del locale gruppo scout sono infatti partiti per una nuova avventura alla volta della famosa "via degli dei".

Esperienza unica

Gli ospiti della cooperativa convivono con disabilità a livello intellettivo o fisico e un’impresa di questo tipo può rivelarsi una vera e propria prova su più fronti.
Maxwell, Dario, Michele, Michael e Davide (che accedono quotidianamente ai servizi Sfa e Cse) percorreranno quindi da San Piero a Sieve a Firenze per un totale di trentacinque chilometri.
Insieme agli operatori Stefano Rizzo e Federica Orlandi affronteranno quattro tappe da circa dieci chilometri ciascuna (saranno 35 in tutto i chilometri) arrivando a destinazione il prossimo venerdì.

Il progetto ha come obiettivo l'incontro e la condivisione lontano dalla realtà quotidiana, nonché la valorizzazione della disabilità come portatrice di competenze e di bellezza.
Come ha spiegato il responsabile delle attività del Vomere, che ospita in tutto settanta persone, Luca Gorlani:"Il fine è creare valore sociale nelle comunità, affinché centri come il nostro non siano visti come 'scuole eterne' ma luoghi di formazione alla vita".
L’esperienza, quindi, ha un forte valore simbolico e umano, per cui coesistono sia obiettivi individuali (dal punto di vista soprattutto motorio) sia più generali.

"Ci sono pochi cammini che coinvolgono i disabili in Italia – ha spiegato Rizzo – Noi vogliamo abbattere questa barriera".

Un team di sostegno

Il supporto da parte del territorio è stato fondamentale.
A partecipare, a vario titolo, all'iniziativa studi creativi, grafici e altre attività che hanno collaborato fornendo e personalizzando tutti i materiali in dotazione dall’abbigliamento agli accessori.

I partecipanti al viaggio e i supporter

Importante partner è sicuramente Gialdini, negozio di attrezzatura sportiva di Brescia, che ha fornito il supporto tecnico, economico e motivazionale.
"Siamo abituati ad appoggiare progetti ambiziosi, ma questo li supera tutti – ha spiegato Matteo Massardi – Da parte nostra si conferma l’interesse attivo verso queste iniziative, dove è importante constatare come siano i ragazzi i veri protagonisti".

È possibile seguire l’avventura sulle pagine social del Vomere e monitorare il viaggio in tempo reale attraverso il link https://maps.findmespot.com/s/Z63Y/LF.

 

Il servizio completo nell'edizione di ChiariWeek in edicola.
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