Illuminazione pubblica il sindaco replica alle accuse

Il primo cittadino di Mairano ha fornito alcune precisazioni sul progetto.

Illuminazione pubblica il sindaco replica alle accuse
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Dopo l'attacco de "Il paese che vogliamo", il sindaco di Mairano Paola Arini ha puntualizzato alcuni aspetti sull'importante intervento all'illuminazione pubblica.

Le delucidazioni sul progetto dell'illuminazione pubblica

E' stato il primo cittadino Arini a prendere parola sull'argomento. "Quanto prospettato da Il Paese Che Vogliamo sull'intervento a stralci significherebbe non avere l'uniformità e l'omogeneità nei pali e nelle luci. Il mercato dei lampioni è un mercato in rapida crescita, con continue innovazioni. Ciò significa anche che è a rapida obsolescenza e con prodotti che spesso diventano irreperibili in poco tempo. Inoltre gli impianti illuminanti installati negli ultimi lavori sarebbero diversi da quelli installati inizialmente. Senza contare poi i costi per il risicato personale dipendente che dovrebbe continuamente promuovere nuove gare".

Un altro punto su cui si è soffermato il sindaco è stata la scelta di non accendere un mutuo. "Per quanto riguarda la possibilità di accedere a dei mutui, il Comune non ha sufficiente spazio di pareggio di bilancio. La possibilità di stipulare mutui è di 48mila euro. L'investimento attivato ammonta a circa 722mila euro, importo che il Comune non può contrarre, pena le pesanti sanzioni previste. Inoltre ci sarebbe da considerare il certo rialzo dei tassi d'interesse dei mutui nei prossimi anni che andrà a mangiarsi i piccoli risparmi generati dai lavori a stralci".

L'Ente poi non si assume nessun rischio con il partenariato. "Quello che fa il Comune non è un leasing - ha sostenuto il sindaco - Se il promotore fallisce, il Comune s'intesta i contatori, prende un manutentore, ma non paga né la banca né tantomeno il leasing perché non rilascia garanzie e non paga il concessionario se dovesse fallire. Con l'accordo ventennale si trasferiscono tutti i rischi al concessionario. In questo modo l'Ente paga per avere un servizio tout-court, sgravando di lavoro il ridotto personale dell'Ente".

Infine il primo cittadino Arini ha toccato anche il contenzioso sulla riduzione dei flussi di luce: "La riduzione dei flussi nelle ore notturne è a norma di legge".  

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