doppio sogno

L'arte protagonista del lungolago con la mostra di Giacinto Bosco

L’esposizione organizzata in collaborazione con la Fondazione L’Arsenale verrà inaugurata l’11 giugno

L'arte protagonista del lungolago con la mostra di Giacinto Bosco
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L’arte torna protagonista del lungolago di Iseo con le installazioni di una nuova mostra da non perdere. Dall’11 giugno all’11 settembre Iseo rende omaggio a Giacinto Bosco, uno degli scultori figurativi più accreditati e riconoscibili del panorama artistico italiano che proseguono la tradizione classica del Novecento. Il lungolago e l’Arsenale accoglieranno 40 opere in bronzo, alcune monumentali, in grado di ripercorrere il percorso creativo dell’artista siciliano.

L'arte protagonista del lungolago con la mostra di Giacinto Bosco

La mostra, dal titolo "Doppio sogno, l’amore tra mitologia e mitografia", è curata da Angelo Crespi e organizzata dal Comune di Iseo in collaborazione con la Fondazione L’Arsenale. Presenta una serie di sculture di grandi dimensioni (la più imponente alta 6 metri) che rappresentano al meglio la poetica di Giacinto Bosco, in cui la solidità del bronzo viene messa al servizio della leggerezza del sentimento d’amore.

"L’Amministrazione, dopo l’eccellente risultato del 2021 con le opere di Giuseppe Carta, ha deciso di replicare con una mostra di grande impatto figurativo e rappresentativo - ha commentato la consigliera delegata alla Cultura Cristina de Llera - Sono certa che, grazie a queste affascinanti opere di Giacinto Bosco, la “Luna” saprà compiere il prodigio di avvicinare il lago al cielo".

Alcune delle creazioni di Bosco ruotano attorno al tema della luna, una delle sue cifre espressive più caratteristiche e riconoscibili, in cui figure elementari quanto struggenti, che spesso anelano un contatto col satellite terrestre, sembrano librarsi mentre si dondolano su altalene appese al cielo, o tentano esercizi di equilibrio tenendosi sollevati su sedie e scale, arrampicandosi su funi.

"Il lavoro di Giacinto Bosco si concentra sulla mitografia dell’amore, cioè sulla riscrittura in chiave di mito del sentimento dell’amore - ha affermato Crespi - Non c’è però nessuna tentazione archeologica, semmai la rappresentazione in chiave moderna e simbolica del desiderio d’amore".

Il principale obiettivo dell’Amministrazione è riportare l’arte lungo le vie e le piazze del paese, in modo che di essa possano fruire tutti i cittadini e i visitatori.

"La convinzione che mi ha guidato in questo percorso è quella che l’arte, con le installazioni proposte, si possa offrire al nostro incantevole paesaggio, fondersi con esso, e da esso attingere rinnovata vita e regalarci una dimensione nuova in completa sinergia tra opere della natura e dell’uomo - ha concluso la De Llera - L’arte non deve per forza essere capita, ma può suscitare emozioni e curiosità, affinché diventi per noi che abitiamo il paese e per i turisti che abbiamo l’onore di ospitare, fonte di bellezza, arricchimento, innovazione, compagnia e ricordo rivisitato. La mia modesta convinzione è che le opere del maestro Giacinto Bosco possano inserirsi nella cornice del nostro lago in armonia paesaggistica e in perfetta simbiosi. Il nostro amato paese ne trarrà incanto e le opere stesse sapranno esprimere al meglio la poesia che le contraddistingue".

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