Omar Oprandi centra il suo obiettivo, conquistata la cima del monte Bianco con due protesi d'anca
La meta raggiunta dopo un percorso durato nove giorni che lo ha visto praticare la vela, poi a bordo della sua bicicletta e infine con gli sci pellati.
Omar Oprandi oggi (mercoledì 11 maggio) ha raggiunto il suo obiettivo, conquistare la cima del Monte Bianco con due protesi d'anca e lanciare un messaggio: "Dopo una caduta si può sempre ripartire anche più forti di prima.".
Ripartire da Zero
«Ripartire da zero», questo il nome del progetto da lui firmato. Un nome, un programma: si perché parla di rinascita e «l’avventura» di Omar può essere presa come esempio (anche solo metaforico) in questo periodo di ritorno alla normalità. Guida alpina di origini bergamasche, alpinista e campione di scialpinismo, Omar si dichiara pronto (ed entusiasta) a ripartire a poco più di un mese dall’ultima operazione all’anca. Dopo essere stato operato di protesi d'anca (destra) nel 2019 e anche recentemente a quella sinistra, il desiderio di voler arrivare in cima al Monte Bianco a meno di due mesi dall'operazione.
Il percorso
La partenza martedì 3 maggio da Drena in Trentino dove vive, in bicicletta è arrivato a Porto San Nicola a Riva del Garda. Qui è salito su una barca a vela che lo ha portato fino a Salò dove ha terminato la sua prima giornata. Proprio in questa città benacense si è fermato nella notte. Mercoledì 4 maggio ha ripreso il percorso in bicicletta con tappe a Bergamo, Busto Arsizio, Maghetto, Biella e Chez Croiset Fenis con tappa finale a Courmayeur. Da qui l’arrivo a Chamonix da dove è partito per affrontare la salita al Monte Bianco con gli sci pellati. L’obiettivo finale consiste nel terminare l’impresa prima di sabato 14 maggio, entro quindi i due mesi dall’intervento chirurgico. Missione, quindi, pienamente compiuta.