Condominio senz’acqua bambini e anziani al freddo

Dai giorni scorsi la struttura di via Albarotto a Leno è senza acqua a causa di un contenzioso con l'ente gestore

Condominio senz’acqua bambini e anziani al freddo

Un condominio senz’acqua

«Centosessantacinque persone senza acqua, bambini ed anziani al freddo». Questa la scritta apparsa su uno striscione appeso sulla rampa delle scale del condominio «Ex Salil» in via Albarotto. Da qualche giorno infatti i residenti convivono con la mancanza di acqua: «Gardauno» infatti ha ridotto il flusso per una serie di mancati pagamenti arretrati. Una vicenda che affonda le sue radici nel passato e che aveva portato alla ribalta il problema del depuratore.

La vicenda

I residenti del condomino infatti si erano rifiutati per anni di pagare le bollette dell’acqua in mancanza del servizio di depurazione. A loro avviso, il costo è stato ingiustamente addebitato nel costo mensile di ogni famiglia da Gardauno, che gestisce il servizio idrico in paese. Dal 2011 gli utenti si sono trattenuti i soldi richiesti raggiungendo un debito che sfiora i 98mila euro. Poi a settembre del 2016, dopo un’ingiunzione di pagamento, hanno ripreso a versare quanto loro chiesto ma nel frattempo hanno interpellato dei legali e presentato un ricorso al Tar per far valere il loro diritto a non pagare le somme richieste. Ricorso che tira in ballo anche il Comune in quanto prima il servizio faceva capo al Municipio. La società che gestisce l’erogazione dell’acqua ha deciso però da martedì pomeriggio di diminuire la potenza dell’acqua in seguito al mancato pagamento delle somme regresse.

Le parole del sindaco

«GardaUno, sentita telefonicamente, si è incontrata più volte con i diversi amministratori che si sono avvicendati nella gestione del condominio, ma evidentemente non è mai stata trovata una soluzione e dopo vari tentativi, la società è arrivata a questa decisione. E’ garantita un minima quantità giornaliera per l’uso domestico, ma credo che Gardauno sia disponibile a sedersi ad un tavolo e definire un piano di rientro serio che vada bene ad entrambi e che venga mantenuto» ha spiegato il sindaco Cristina Tedaldi. «A Leno il depuratore c’è da molti anni e compre oltre 5mila utenze. Poi negli anni è stato più volte collettato, vale a dire sono state collegate varie zone e quartieri del paese, opere che sono state fatte a stralci visto il costo. Il loro ricorso va nella direzione di dire, fino a quando non è stata collettata quell’area, ma il depuratore c’è e funziona».