Appello per salvare il maialino Cuore, continua la protesta contro l'esperimento legato al caso Bozzoli
Raccolte 6mila firme in meno di due giorni.
"Tutti vogliono salvare Cuore!", continuano le manifestazioni di protesta contro l'esperimento legato al processo Bozzoli.
Importante risposta nella raccolta firme
Grande mobilitazione di associazioni animaliste e cittadini per salvare il maiale "Cuore", e farlo andare in adozione. Cuore è un maiale malato, una creatura che non aveva neanche un nome, era un "numero", e per lui è stata decisa una brutta fine. Ma associazioni animaliste e cittadini vogliono salvarlo, e hanno deciso di chiamarlo Cuore. Per salvarlo è stata aperta anche la petizione dal titolo "Salviamo Cuore", che ha già raggiunto oltre 6.000 firme in neanche due giorni.
La storia di Cuore inizia con la decisione della Corte d'Assise di Brescia di uccidere un maiale, oltretutto malato, e poi bruciarlo in un forno per un esperimento giudiziale.
Questo è ciò che ha deciso la Corte d’Assise di Brescia nell’intento di accertare se l'imprenditore, scomparso nel 2015, possa aver fatto questa stessa fine - ha ricordato Katia Ruggero referente di Meta Parma e Avi Parma - "Serve un maiale, irrimediabilmente ammalato, di quelli con il destino segnato e in imminente scadenza. Dovrà essere sottoposto ad un prelievo del Dna, poi ucciso, vestito, con indumenti simili a quelli che Mario Bozzoli indossava la sera della sua scomparsa, e infine gettato in un forno da fonderia".
Il prossimo 27 aprile nella fonderia Gonzini di Provaglio d’Iseo, un maiale malato verrà quindi ucciso e bruciato in un forno per un esperimento giudiziale mirante a verificare come brucia un corpo in un forno fusorio. Una decisione che ha scatenato sgomento e proteste nell'opinione pubblica e tra gli animalisti, che chiedono che l'esperimento venga annullato e il maiale malato dato in adozione, per poter essere curato e salvato. Le associazioni animaliste e protezioniste vorrebbero salvarlo e adottarlo, e hanno scelto di chiamarlo Cuore.
"Cuore non aveva un nome, ora lo ha: è qualcuno, non qualcosa, proprio come tutti gli animali. Abbiamo scelto di chiamarlo Cuore, come quello che chiediamo di avere per questa creatura e per tutti gli animali. Non sappiamo se per l'esperimento è stato scelto un maschio o una femmina, ma chiediamo che il lui o la lei venga graziato e dato in affidamento alle associazioni animaliste. Uccidere una creatura innocente, non può essere il modo di risolvere un crimine - dicono le associazioni Meta Parma e Avi Parma - Per fermare la violenza sugli umani e sugli animali bisogna che anche le istituzioni diano il buon esempio, e uccidere un animale malato per bruciarlo in un forno per un esperimento, è quanto di più lontano possa esserci da una giustizia etica e sociale, ormai sempre più necessaria e fondamentale. La pace nel mondo inizia da noi stessi, e bisognerà riconsiderare e risolvere al più presto il modo ingiusto e disumano in cui stiamo trattando gli animali. Sono creature, esseri senzienti, e vanno rispettati e tutelati, non uccisi.
La vita di tutti è sacra, anche quella degli animali, ma vengono ancora sfruttati e uccisi."