Asst Franciacorta

Nuova Radiologia e potenziamento del Pronto soccorso per l'ospedale di Iseo

La struttura del Sebino è pronta a crescere ancora e non si pensa in nessun modo ad una chiusura del presidio.

Nuova Radiologia e potenziamento del Pronto soccorso per l'ospedale di Iseo
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di Federica Gisonna

Nessuna volontà di chiudere il presidio di Iseo, anzi. Sono in atto importanti investimenti e progetti per potenziarlo.

Nuova Radiologia e potenziamento del Pronto soccorso per l'ospedale di Iseo

A fare il punto della situazione sul presidio dell’Asst Franciacorta situato nel capoluogo del Sebino, proprio a pochi passi dal lago, sono stati, per conto della dirigenza guidata da Mauro Borelli, il direttore sanitario, Jean Pierre Ramponi e il geometra Giuseppe Bardi dell’Ufficio Gestione Risorse Tecnico Patrimoniali che hanno illustrato tutto nei minimi dettagli, costi compresi. Il futuro dell’ospedale, infatti, si prospetta più roseo che mai: è in programma la costruzione del nuovo reparto di Radiologia, ma anche il potenziamento del Pronto soccorso.

«Per quanto riguarda la costruzione della nuova Radiologia, per i progetti sono stati coinvolti tutti i professionisti tecnici, i direttori e i medici per fare in modo che questa possa essere il più fruibile possibile - hanno spiegato - Ci sarà un collegamento interno con il Pronto soccorso e il reparto, ma anche un accesso separato per coloro che arriveranno dall’esterno e troveranno anche un Cup dedicato. Così non si verranno più a crear promiscuità negli ingressi. E’ un grossissimo vantaggio oltre al fatto che sarà esteticamente più bella e spaziosa. Da sottolineare la costruzione di un giardino pensile che armonizzerà il tutto».

La nuova struttura sarà sopraelevata di un piano: i vecchi ambienti diventeranno deposito e magazzino e al di sopra nascerà una nuova ala dell’edificio, perfettamente integrata con il paesaggio e l’immobile giù esistente.

«L’idea, innanzitutto, è stata quella di rendere la Radiologia complanare al Pronto soccorso proprio per permettere una migliore fruibilità degli spazi anche da chi si reca al Ps - ha spiegato Bardi - In questo modo non sono più necessari troppi spostamenti. Ci sopraeleviamo di un piano intero proprio sull’edificio già esistente. L’intervento si armonizzerà con il paesaggio circostante. Sul tetto, che diventerà uno spazio verde, sarà realizzato anche l’ambiente per le macchine che non sarà evidente e resterà armonizzato con la costruzione. I muri, antichi, non saranno toccati. All’interno, invece, con una razionalizzazione sono anche aumentati gli spazi, proprio grazie al confronto con i medici, e sicuramente in questo modo si potrà dare un servizio maggiore al bacino di utenza. Tutta la struttura sarà adeguata sismicamente e ci sarà un rafforzamento dei pilastri. Questo non permetterà la continuità delle attività in simultanea».

Per questo, infatti, durante i lavori non si potrà continuare a lavorare nel reparto già esistente e si prevede prima l’adeguamento del Pronto soccorso che sarà dotato di una innovativa Tac così da non fermare il servizio.

«Questo intervento partirà a breve, non c’è una data precisa ma i tempi non saranno lunghi - hanno spiegato - Bisogna dire le cose belle, così come è giusto ammettere che sicuramente ci saranno dei disagi. Sistemando però una struttura alla volta riusciremo a non interrompere un servizio, ma in caso solo a rallentarlo. Ovviamente, una parte del Pronto soccorso era già stata riqualificata: in questo momento si agirà sugli ambulatori e saranno creati dei percorsi distinti per gli accessi Covid e Covidfree».

Nelle ondate di Coronavirus successive alla prima, scelta strategica dell’Asst Franciacorta è stata quella di mantenere il presidio «pulito» e di concentrare le positività su Chiari. Una scelta difficile e ambiziosa che però ha dato i suoi frutti. Inoltre, è bene ricordare che l’ospedale di Iseo ha un anello antincendio completamente nuovo, con vasca autonoma, e si sta completando il discorso antisismico. Senza contare che è stato organizzato il tutto anche per un eventuale evacuazione dovuta alla frana.

Ramponi, però, ha fatto luce anche su un’altra criticità: «Siamo alla ricerca di radiologi: in questo comparto, come in tutti gli altri, mancano gli specialisti - ha spiegato - E’ un lavoro che facciamo costantemente, ma non è facile reperirli. Lo stesso vale per i pediatri. Se la maggior parte di quelli che erano in servizio hanno intrapreso strade di specializzazione diverse per noi diventa impossibile rendere il servizio operativo 24 ore su 24».

Il fronte numerico

Sul fronte dei «numeri», invece, si parla di cifre importanti: 980mila per il completamento sismico, 3 milioni e 554mila euro per il potenziamento del Pronto soccorso (con la fornitura di una Tac di ultima generazione) e 3 milioni di euro per la realizzazione della nuova Radiologia (senza attrezzatura). Sul piatto anche un ulteriore finanziamento per il chiostro (con adeguamento sismico e antincendio) dal costo di 2 milioni e mezzo. Ma non è di certo finita: Regione Lombardia si sta attivando per diminuire i tempi di progettazione così da fare in modo che l’iter burocratico e progettuale possa snellirsi e che la struttura possa essere pronta, con tutti i suoi potenziamenti, il prima possibile.

Per quanto riguarda invece le novità, la Medicina di Iseo è stata dotata di tre letti di semi intensiva che permettono di monitorare il paziente costantemente sia per quanto riguarda le criticità respiratorie che per affrontare il post intervento. Questo potenziamento è costato 292.800 euro.

Inoltre, dopo l’arrivo del nuovo primario di Chirurgia, arriverà anche la figura del chirurgo plastico che potenzierà il servizio offerto che vanta ambulatori di Dermatologia, Otorinolaringoiatria, Geriatria, Pediatria, Cardiologia e tanto altro ancora. Insomma, l’obiettivo non è certamente quello di far calare il sipario, ma di alzarlo.

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