Ospedale di Iseo: Comitato e consorzio dei campeggi chiedono risposte
Anche gli operatori turistici si fanno domande sul futuro dell’ospedale
Torna a far sentire la propria voce il Comitato Pro ospedale di Iseo, affiancato questa volta dal Consorzio Lake Iseo Holiday, che riunisce i gestori dei campeggi della sponda bresciana e bergamasca del lago. La domanda è sempre la stessa ed è generata da una preoccupazione crescente circa il futuro del presidio ospedaliero del capoluogo sebino: "Che fine farà l’ospedale di Iseo?".
Ospedale di Iseo: il Comitato chiede risposte
Il sodalizio di ex dipendenti dell’ospedale chiede di sapere quando ripartiranno a pieno regime i servizi assistenziali non solo per le comunità sebine, ma anche per i turisti.
"In vista della riapertura dei campeggi e della stagione estiva si chiede maggiore attenzione circa l'ospedale di Iseo, servizio essenziale per il territorio e per i turisti - hanno dichiarato le tre referenti del Comitato, Nadia Zatti, Lucia Danesi e Orsolina Ciocchi - A seguito della riforma sanitaria regionale, cresce la paura che l’ospedale voglia essere decentrato, vista la creazione delle cosiddette case della comunità".
Il Comitato sta preparando un documento da inviare in Regione Lombardia, cui chiederà quali sono i piani per il presidio di Iseo.
La preoccupazione dei camping
"Come consorzio turistico Lake Iseo Holiday siamo preoccupati - ha evidenziato Ines Moretti, la presidente - Nel periodo estivo ci sono 400mila presenze in più sul lago, oltre ai residenti che solitamente si recano a Iseo per le cure o per la vicinanza al Pronto soccorso. Si tratta di una questione che tocca da vicino anche noi operatori turistici: potrei fare molti esempi di campeggiatori ben curati all'ospedale di Iseo. Soprattutto gli anziani ci chiedono se nelle vicinanze c'è un centro di riferimento per le cure e gli esami di routine periodici. Abbiamo sempre trovato un alleato di grandissimo aiuto nell'ospedale di Iseo, non solo nel Pronto soccorso, che per noi è il non plus ultra, dalle dermatiti alle cadute, fino alle febbri per le insolazioni. Addirittura un nostro cliente svizzero è stato salvato perché gli hanno diagnosticato in tempo un ictus nel 2019".
Servizio per i cittadini, punto di riferimento per i turisti. Interpellando la Regione l’intento è capire quale sia il progetto per lo sviluppo del presidio di Iseo che, come assicurato anche dal sindaco, "non chiuderà e non è in pericolo", nonostante le paure e la lenta ripresa dei servizi a pieno regime, causa pandemia e frana. Se per il sindaco l'ospedale va potenziato, intento ribadito già in campagna elettorale, il gruppo di opposizione consiliare Progetto Iseo non ha dimenticato di rimarcare come l'impegno in tal senso sia stato "disatteso" dalla Giunta del sindaco Ghitti.