Rovato e Manerbio

Rinunciano alle ferie per donarle alla collega in difficoltà

Il bel gesto delle dipendenti della cooperativa SocialDent.

Rinunciano alle ferie per donarle alla collega in difficoltà
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Saranno i quasi due anni di pandemia, il perdurare delle restrizioni, l’esasperazione delle tensioni, ma il clima sociale si sta facendo irrespirabile. Sembra una polveriera, pronta a esplodere da un momento all’altro. Eppure, le belle notizie, le azioni di generosità, spontanea e disinteressata, ci sono ancora. E raccontarle fa bene al cuore e allo spirito. L’esempio virtuoso arriva dalle dipendenti della SocialDent Brescia Scs, cooperativa sociale con sede operativa a Manerbio e a Rovato, che di fronte al problema familiare pesante che ha colpito una collega non si sono voltate dall’altra parte, ma anzi hanno deciso di aiutarla privandosi parzialmente di un loro diritto, ossia le ferie maturate.

Rinunciano alle ferie per donarle alla collega in difficoltà

La possibilità per i lavoratori di donare ferie e permessi a colleghi che si trovano a dover affrontare situazioni di particolare difficoltà è prevista dalla legge, ma la procedura, oltre a essere assai poco diffusa, è anche molto complessa dal punto di vista burocratico. Per renderla attuabile, infatti, le dipendenti della SocialDent hanno dovuto sottoscrivere un accordo collettivo aziendale, che è stato messo a punto sotto l’egida del sindacato. Dipendenti e soci della cooperativa hanno dunque compiuto un gesto di solidarietà totalmente disinteressato, donando ciascuno una parte delle ferie in base alle proprie disponibilità. Un’azione che ha permesso alla collega di ricevere un pacchetto di ore che si sono rivelate per lei fondamentali (senza queste, infatti, sarebbe dovuta rimanere a casa senza stipendio).

Un esempio virtuoso

Nadia Fremondi, presidente del Consiglio di amministrazione della cooperativa, ha fatto da collettore e promotrice dell’iniziativa, partita dalle colleghe più vicine alla dipendente in difficoltà, che lavora nella sede di Manerbio. E l’intento è stato sposato con convinzione e generosità anche da chi, lavorando invece a Rovato, la conosceva solo superficialmente o non la conosceva affatto. Un bel gesto che rappresenta dunque anche un esempio virtuoso per la comunità, una testimonianza positiva e replicabile anche in altri contesti aziendali.

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