Scuola

Progetto parkour per gli studenti del Don Milani

La soddisfazione dopo due anni di stop forzato.

Progetto parkour per gli studenti del Don Milani
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Sono parole cariche di soddisfazione e catartiche quelle degli studenti della classe 3C Lsp dell'Istituto Don Milani di Montichiari, i quali dopo due anni di top forzato a causa del Covid e grazie all'impegno profuso da parte dei loro insegnanti sono tornati a muoversi e a divertirsi nell'ambito delle attività didattiche previste dal loro percorso di studi.

Le loro parole

Ciò che il Covid ha causato è cosa ormai più che risaputa… da due anni  è entrato a gamba tesa nelle nostre vite ed abbiamo dovuto imparare a conviverci. Ogni attività sociale ha risentito di questo indesiderato arrivo e anche nella nostra scuola, il Don Milani, ha bloccato numerosi progetti scolastici a cui l’Istituto aderiva ogni anno - hanno dichiarato -  Noi studenti del Liceo Scientifico Progettuale abbiamo molti progetti educativi previsti nel corso dell’anno scolastico, quali equitazione, nuoto, gite nei parchi naturalistici e molti altri. Purtroppo, a causa delle restrizioni,  non abbiamo potuto vivere numerose di queste esperienze, che  sono rimaste semplicemente dei sogni irrealizzati. I nostri professori però, consci di quanto questi progetti siano importanti, non solo per il nostro indirizzo di studi, ma anche per la crescita personale di ogni singolo studente, sono riusciti, nei limiti stabiliti dalle norme, a permetterci di realizzare alcune di queste esperienze. Infatti in ambito sportivo tutte le classi hanno partecipato ad un progetto: le prime e le seconde si sono cimentate nella giocoleria, mentre le quarte e le quinte hanno provato ad allenarsi con lo step a ritmo di musica latina. Noi di terza, invece, siamo stati entusiasti di provare per la prima volta il parkour. Per chi non lo conoscesse si tratta di uno sport che sfrutta i salti, l’equilibrio, i volteggi, le arrampicate e altri gesti tecnici per superare un percorso ad ostacoli, ma anche a superare i propri limiti mentali e fisici. Siamo stati seguiti da Sandor Rajnai, direttore tecnico Nazionale per le discipline del Parkour e Stuntman, che, insegnandoci le tecniche base di questa disciplina, ci ha mostrato in modo coinvolgente come bisogna approcciarsi a “questo mondo”. Il progetto si è sviluppato in quattro lezioni e si è concluso con la dimostrazione da parte di ciascun studente di un breve percorso, ideato personalmente, nel quale ha messo in pratica le tecniche apprese. Molti di noi ritengono che sia  stata un’esperienza davvero interessante, considerato che la maggior parte della classe non aveva mai provato, ne sentito parlare di questo sport. Abbiamo preso maggiore consapevolezza delle potenzialità del nostro corpo e abbiamo imparato a porci dei limiti in modo da non subire infortuni nelle situazioni di pericolo. Dopo due anni di “fermo obbligato” è stato liberatorio tornare a muoverci un po', anche se si tratta solo un lento ritorno alla normalità.

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