La classifica

Brescia al 21esimo posto per qualità della vita, guadagna ben diciotto posizioni dallo scorso anno

Lo riporta la classifica 2021 del Sole 24 Ore, redatta sulle 107 province capoluogo d'Italia.

Brescia al 21esimo posto per qualità della vita, guadagna ben diciotto posizioni dallo scorso anno
Pubblicato:

La città di Brescia  si posiziona al 21esimo posto tra le città italiane nelle quali si vive meglio, guadagnando ben 18 posizioni rispetto allo scorso anno.

 

Brescia sale in classifica

Lo riporta la classifica 2021 del Sole 24 Ore, redatta sulle 107 province capoluogo d’Italia.

La città di Brescia evidenzia miglioramenti in tre indicatori su sei. Nello specifico sul piano "Ricchezza e consumi" il dato risulta essere sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno, rimane cioè al 22esimo posto; in calo di tre posizioni per quanto concerne la voce "Affari e lavoro" che si posiziona al settimo posto. Si posiziona invece al 69esimo posto la voce "Giustizia e sicurezza" con un calo di 13 posizioni rispetto al 2020. In netta ripresa la voce "Demografia e Società" con più 22 al 26esimo posto; un più 38 per "Ambiente e servizi" al 33esimo posto e un più 21 nell'ambito "Cultura e Tempo Libero" al 53esimo posto.

Giustizia e sicurezza

Un calo importante (-13) sul fronte "Giustizia e sicurezza" che si posiziona al 69esimo posto ed in particolare: al 34esimo posto per furti auto; al 43esimo per furti in abitazione; al 39esimo per rapine; al 61esimo per truffe e frodi informatiche; al 57esimo per sostanze stupefacenti; al 33esimo per furti con destrezza, all'84esimo per violenza sessuale e al 28eismo per furti in esercizi  commerciali.

 

 

Ambiente e Servizi

Questa risulta essere la voce per la quale si è registrata una maggiore ripresa rispetto allo scorso anno (più 38%). Risulta essere al 17esimo posto per quanto concerne la motorizzazione; si tratta dell'unico dato che, rispetto al 2020, registra un calo pari all'1,6%. 29esimo posto per la concentrazione di Pm10 con un aumento del 2,3%. Undicesimo posto relativamente alle piste ciclabili con un aumento del 7,5%.

L'indagine

Anche quest'anno l'indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l'indagine dal 1990: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
L'aumento a da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca.

Il punteggio da mille a zero

Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0). In seguito, per ciascuna delle sei macro-categorie di settore, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all'altro (1/90). Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore.

Le novità del 2021

Di solito l'indagine della Qualità della vita, pubblicata alla fine dell'anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Anche quest'anno, però, sono stati raccolti alcuni parametri aggiornati al 2021 (a metà anno, se non addirittura a ottobre) con l'obiettivo di tenere conto della recente ripresa post 2020. Le sole performance dell'anno scorso, infatti, sarebbero risultate superate dall'evoluzione della crisi pandemica e avrebbero restituito solo la fotografia di un anno molto particolare condizionato dalle rigide misure restrittive introdotte per contenere i contagi da Covid-19. Così, nell'indagine quest'anno si contano ben 28 indicatori su 90 riferiti al 2021.
Nell’indagine 2021 sono presenti una decina di “indici sintetici”. Si tratta di indici che aggregano più parametri in determinati ambiti, elaborati da istituti terzi o direttamente dal Sole 24 Ore. Tra questi, ad esempio, l'Indice di sportività di PtsClas, l’indice della qualità dell’aria “estratto” da Ecosistema urbano di Legambiente, l'IcityRank di Fpa e i “nuovi” indici elaborati dal Sole 24 Ore (l’indice del clima e gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani. Anche quest’anno vengono introdotti nel panel dati nuovi per poter interpretare meglio l’attualità e includere particolari aspetti che oggi incidono sul benessere della popolazione. Tra questi, ad esempio, il numero di farmacie ogni mille abitanti, che in queste ore, con i tamponi rapidi, rappresentano un servizio sanitario di prossimità cruciale. Oppure gli infortuni sul lavoro, l’affollamento degli istituti di pena, i farmaci per la depressione, gli esposti per inquinamento acustico e l’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile. Gli indicatori che misurano i livelli di istruzione della popolazione, infine, sono stati spostati nella categoria «Demografia, società e salute» per lasciare più spazio ad alcuni dati climatici ed ecologici in «Ambiente e servizi».

Seguici sui nostri canali