VivaVittoria: Sogno solo a colori
Il laboratorio promosso da Viva Vittoria aperto alle donne che va ben oltre lo sferruzzare
Potrebbe sembrare un corso in una bellissima location ma dietro c'è ben altro: emozioni, benessere, condivisione in stile VivaVittoria. L'appuntamento sabato pomeriggio
Sogno solo a colori
E' questo il nome dell'iniziativa, o meglio, del laboratorio: Sogno solo a colori. Come nel vero stile "VivaVittoria" questo non può essere considerato un semplice laboratorio, al contrario è una vera e propria esperienza, una condivisione, un viaggio introspettivo per esternare le proprie emozioni ed uscirne arricchite.
Perché il colore ha infinite sfumature e una sua storia, sia dal punto di vista estetico che del benessere. Le scelte cromatiche sono legate agli stati emozionali, e imparare a conoscerne i suoi significati più profondi non può che portarci evoluzione positiva e armoniosa.
Inoltre la scienza, conferma che il lavorare a maglia porta benessere, immaginate a cosa possa dare vita la somma di questi due fattori. Anzi no, non immaginatelo: sperimentatelo! Sabato 11 dicembre dalle 15 alle 17 presso lo spazio Mo.Ca in via Moretto, 78 a Brescia, il laboratorio è gratuito, si devono solo portare uncinetto o ferri n. 4, il materiale lo fornisce l'organizzazione.
E allora, che c'è ancora da aspettare? Le iscrizioni possono essere fatte tramite mail, scrivendo a info@vivavittoria.it o chiamando il numero 335 705 6079 (Cristina).
Come e perché nasce VivaVittoria
Viva Vittoria nasce dall'incontro nel 2015 di cinque donne stanche del sentir parlare di violenza e stanche di starsene con le mani in mano al riguardo. Così decidono di mettersi in campo per condividere l'idea con il maggior numero di donne possibile che la violenza si può fermare. Come? Cominciando proprio da sé stesse e dalla presa di coscienza e consapevolezza verso la propria vita.
Dopo nove mesi nasce il primo progetto di questa sinergia esplosiva con l'idea di ricoprire una delle piazze più importanti della città, Brescia, con una coperta, fatta a maglia, pezzettone dopo pezzettone, da diverse donne o realtà legate alle donne che volessero aderire. Il fare a maglia si è trasformato in una metafora di creazione e sviluppo di sé stesse per le partecipanti. La modalità creativa molto diffusa e di facile apprendimento capace di evocare ricordi famigliari e sviluppare un’attitudine all’incontro e alla relazione.
Questo "fare" è diventato ambasciatore di un messaggio "urlare" a gran voce, ma in modo di certo non aggressivo, il "no alla violenza sulle donne". L'obiettivo iniziale era coprire una scalinata, il risultato: oltre 20mila quadrati in maglia prodotti di grandezze 50cm x 50cm l'uno, che sarebbero diventati poco dopo una coperta, ricoprendo così l'intera piazza Vittoria.
Per più di tre mesi, nel punto raccolta principale di Brescia città erano presenti circa 150 persone ogni giorno, per accogliere le persone che consegnavano il loro quadrati, ciascuna di loro lasciava i propri dati favorendo così una comunicazione costante con tutti i partecipanti. Ogni coperta è stata successivamente fotografata e codificata, con tanto di etichette con il marchio VivaVittoria e un numero progressivo. L'occasione ha permesso di sensibilizzare sulla domanda: "Chi decide per la propria vita?" e condividendo una consapevolezza difficile da esternare prima di quel momento. L'evento, i rapporti che ne sono derivati, hanno permesso alle donne di uscire dall'isolamento.
Le coperte sono state poi vendute e il ricavato circa 77mila euro è stato interamente devoluto a “La Dimora”, una casa di accoglienza per mamme e bambini, con la finalità specifica di permettere alle donne ospiti di avviare un percorso di autosufficienza nel lavoro, nella casa e nei propri bisogni, e ha reso così concreto l'intento iniziale delle cinque pioniere.
L'evoluzione di questa incredibile avventura
Quando l'energia positiva invade uno spazio, dei cuori, delle anime, delle menti, rimane ben poco da fare: bisogna viverla e farla vivere a chi ancora non la conosce. Questa energia ha superato ogni confine, soprattutto quello territoriale e ha creato una sorta di "anch'io voglio farne parte" ad oggi ben 22 città italiane e non hanno emulato in collaborazione con le ideatrici bresciane l'iniziativa nel loro luogo più rappresentativo ed è stato un continuo successo. Gli eventi si svolgono nel mese di marzo e nel mese di novembre, particolarmente significativi per le donne. Le candidature sono già state assegnate sino a ottobre/novembre 2023.
Nel 2017 il gruppo di donne si è costituito in associazione, tra le fondatrici di VivaVittoria Opera Relazionale Condivisa Odv, due delle cinque pioniere del 2015. "Abbiamo compreso che insieme si possono fare grandi cose - hanno commentato le rappresentanti VivaVittoria - Per questo stiamo cercando anche nuove volontarie e giovani leve che vogliano vivere con noi questa meravigliosa esperienza e crescere insieme con nuovi progetti".
Per informazioni su come entrare in VivaVittoria e conoscere meglio i progetti contattare l'organizzazione di volontariato contattare: info@vivavittoria.it o chiamando il numero 335 705 6079.