La Polizia di Stato individua e mette le manette a quattro uomini, un poliziotto finisce in ospedale
Rinvenuti all’interno del furgone rubato, materiale ed attrezzature tecniche (del valore di circa 250 mila euro).
Nella serata di mercoledì 1 dicembre, verso le 18, il personale della Squadra Mobile della Questura di Brescia ha rintracciato, in un parcheggio pubblico della città, un furgone rubato, con apposte targhe alterate.
Svariati i veicoli rubati
L’individuazione del mezzo si inscrive in attività investigative più articolate, volte al contrasto di delitti contro il patrimonio e protrattesi da diverse settimane, che hanno già consentito alla Questura di rinvenire e restituire ai legittimi proprietari una decina di veicoli rubati, tra cui anche una Ferrari furtivamente sottratta in provincia. Gli investigatori si appostavano riservatamente nei pressi del mezzo, quando sopraggiungeva un’auto a bordo della quale viaggiavano quattro uomini, di origini dell’Est Europa, in parte già ritenuti coinvolti nel furto di materiale tecnico di ingente valore, segnatamente di tipo odontotecnico, recuperato pochi giorni prima, quando era stato caricato su un mezzo destinato all’estero.
Tentata fuga
Due uomini sono rimasti a bordo dell’auto che ha iniziato a girare attorno all’area, all’evidente scopo di perlustrarla, mentre gli altri due, a piedi, hanno raggiunto il furgone rubato, sono saltati a bordo e hanno tentato di avviarlo per allontanarsi. In quel frangente, i poliziotti sono intervenuti per identificare i due occupanti del mezzo: questi, vistisi scoperti, hanno tentato la fuga, non prima di avere opposto resistenza con lancio di estintori e uso di violenza.
Il poliziotto è finto al Pronto Soccorso
Nell’occasione, peraltro, prima di essere catturato, uno dei due malviventi, inseguito da un uomo della Squadra Mobile, ha raggiunto l’adiacente sede stradale, dove sopraggiungeva un’ignara conducente di un’auto che non riusciva ad evitare l’impatto con l’uomo in fuga ed il suo inseguitore: per il ladro solo lievi escoriazioni, mentre il poliziotto ha riportato ferite e traumi per i quali si è reso necessario l’immediato intervento del soccorso sanitario, il ricovero in osservazione presso l’ospedale “Poliambulanza” di Brescia ed un periodo di convalescenza.Gli accertamenti investigativi immediatamente susseguenti hanno consentito di rinvenire, all’interno del furgone rubato, materiale ed attrezzature tecniche (del valore di circa 250 mila euro) provento di furto commesso, nelle prime ore del medesimo 1 dicembre, in uno studio odontoiatrico della provincia di Bergamo, al cui titolare le attrezzature sono state restituite.
Altri due uomini
Gli accertamenti della Squadra Mobile, proseguiti ininterrottamente per tutta la notte, hanno permesso di rintracciare anche gli altri due occupanti dell’auto allontanatasi precedentemente e rimasta a perlustrare la zona. All’esito di perquisizione esperita presso locali e fabbricati ubicati a Brescia, nella disponibilità dei predetti, sono stati rinvenuti chiavi di accensione di un’auto di proprietà dello studio odontoiatrico cui era stata sottratta la refurtiva rinvenuta sul furgone rubato (anch’essa rinvenuta a Brescia e restituita al proprietario), uno zaino nero contenente un “Jammer” o disturbatore di frequenza, strumento usato per neutralizzare i sistemi di allarme ed aprire fraudolentemente le autovetture, torce frontali, chiavi neutre con telecomando per aprire le serrature delle auto, due telefoni cellulari utilizzati come telefoni “dedicati”, e ulteriori oggetti e materiali in corso di repertazione, ritenuti provento di molti altri furti, in ordine ai quali sono in corso ulteriori approfondimenti.
In carcere
I quattro malviventi, d’intesa con la locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria da parte della Squadra Mobile e tradotti presso la casa circondariale “Nerio Fischione” di Brescia.